Argonauti - La Natura di Puglia e Basilicata
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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
giuseppe nuovo Inserito il - 30/12/2006 : 23:28:34
oggi con Angela ed Alice mi sono recato sulle dolomiti lucane con l'obiettivo di fotografare il Picchio muraiolo;

stavo quasi per arrendermi alla 'mala sorte'... (scherzo ovviamente) e stavo deponendo gli attrezzi fotografici quando un piccolo siluro mi passa in testa

Immagine:

6,49 KB
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
n/a Inserito il - 05/01/2007 : 21:42:48
ogni mondo ? paese...
su Gargano il Capovaccaio fu disturbato dai fotografi e dai curiosi (chiamiamoli cosi),
almeno cosi si racconta...

tutti dobbiamo crescere dal professionista al dilettante,
dal naturalista al birdwatcher,
etc etc.
Matteo Visceglia Inserito il - 05/01/2007 : 12:52:35
Mi sembra che la cosa migliore, anche quando ognuno la pensa diversamente dagli altri, sia discutere e scambiare pareri ed opinioni! Dove? Su un forum, su una mailing list, sul campo, in una pizzeria !
Solo con il confronto e con la democrazia si riesce ad ottenere un miglioramento in ognuno di noi. Perch? per me l'unica verit? ? che nessuno ha il diritto di dire che le sue opinioni siano le pi? giuste! Ed ? per tutto questo che stiamo qui a discutere ogni giorno amichevolmente, ti pare?
Mi piacerebbe, anzi, che i forum come questo siano sempre pi? usati da tutti non solo per mostrare belle foto (meno male che ci sono!) ma anche per discutere ogni tanto di questioni un po' pi? spigolose....
giuseppe nuovo Inserito il - 05/01/2007 : 09:53:45
scusa Matteo se ti sei sentito attaccato mi spiace... ma io ho detto che la penso diversamente, non che ho ragione.
Per? credo sia un nostro diritto ricercare ed offrire uno strumento che unisca il 'popolo' che la pensa come noi (su questi temi) e che voglia partecipare con noi (quindi come Argonauti) a tale progetto.
Sinora, chiusi nelle torri di avorio del sapere (un p? come gli scribi del passato) si affermava che in giro non ci fosse nessun appassionato che praticasse il birdwatching e che quindi potesse partecipare alla crescita naturalistica e culturale del nostro territorio.
Sia quando ho aperto la mailing list e ora il forum diverse persone (sempre coloro che sono un p? restii a diffondere i propri dati, ma sempre pronti a recepire quegli degli altri) mi hanno detto che tali strumenti non avrebbero aveto successo perch? noi meridionali siamo diversi, perch? ? pericoloso, perch? in giro ci sono i cattivi.
Mi sembra che i fatti stiano smentendo tale pessimismo; ed anche tale presunzione di essere sempre migliori degli altri.
Anzi in Puglia e Basilicata c'? un sacco di bella gente che gira col binocolo, con la macchina fotografica, che va in fondo al mare, sui monti, per le Murge e persino nelle citt?.
E mi pare che con tutte le differenze individuali che ci possono essere, tutti sono mossi dalla voglia di ammirare e proteggere la Natura.
Certo bisogna stare attenti e per questo esistono i regolamenti: per tagliare i cattivi e per isolare i furbi.
Noi ci sentiamo di valorizzare e far uscire dall'anonimato la forza buona, quella salutare, la sola che, organizzata e consapevole di esistere pu? condurre ad un cambiamento.
Matteo Visceglia Inserito il - 05/01/2007 : 09:25:23
Citazione:
Il non comunicare neppure il comune mi sembra esagerato; ? vero i nostri punti di vista sono 'notevolmente' diversi.


Mi riferivo, se si legge bene, soprattutto a casi particolari! Se un giorno qualcuno dovesse scoprire la nidificazione di una specie rara e delicata che magari frequenta habitat particolari o nicchie ecologiche ristrette sarebbe o no meglio evitare di citare il comune quando per l'informazione e la divulgazione ? sufficiente la provincia? I nostri punti di vista non sono "notevolmente" diversi: sono solo "democraticamente" differenti su aspetti specifici. Se sul forum tutti fossimo uguali non penso che si crescerebbe molto. La diversit? di opinioni aiuta tutti noi a riflettere sempre sulle cose con l'obiettivo di migliorarci e trovare le strade giuste da percorrere ogni volta. Vedi le discussioni sull'etica legata al controllo della fauna (ratti, cinghiali, ecc.): hai notato come sono diverse le opinioni di noi tutti su temi co? specifici? Chi ha ragione? Esiste una ragione assoluta? O forse, come credo io, "in medio stat virtus"?
In fin dei conti l'importante ? che siamo tutti concordi nel ritenere necessarie iniziative pi? incisive per la tutela della biodiversit?!
giuseppe nuovo Inserito il - 05/01/2007 : 00:06:55
Caro Matteo lo dici tu stesso: nel regolamento Argonauta ? detto molto chiaramente che per le specie sensibili e soprattutto per i nidi non bisogna indicare le coordinate precise; mi sembra quindi che siamo ben consapevoli dei rischi.
Allora dove ? il problema?
Non diventano a questo punto le pubblicazioni scientifiche pi? pericolose delle liste o dei forum?
Il non comunicare neppure il comune mi sembra esagerato; ? vero i nostri punti di vista sono 'notevolmente' diversi.
Matteo Visceglia Inserito il - 04/01/2007 : 23:43:15

Giuseppe Nuovo ha scritto:
Citazione:
Credi davvero che i predatori di nidi abbiamo bisogno delle nostre informazioni?

A volte i predatori di nidi o altre varie categorie "pericolose" hanno acquisito informazioni anche da fonti legate al mondo protezionista e alla rete di informazione ad esso legata!
E poi mi spieghi perch? sul sito non mettiamo le coordinate geografiche dei nidi delle specie pi? rare che conosciamo in modo che tutti i protezionisti possano osservarli e quindi proteggerli dai bracconieri? L'unico modo per sorvegliare nidi di specie rarissime sarebbe teoricamente quello di stare 24 ore su 24 a "guardia"! Ma per quanti amanti della natura ci siano in giro (e disposti a proteggere i nidi con la loro presenza durante le ore "libere") i nidi sarebbero statisticamente protetti solo per un piccolissmo lasso di tempo. Per il resto del tempo via libera a tutti gli altri delinquenti interessati ad altre faccende!

Uno dei regolamenti della mailing list di Argonauti dice:
"Va in ogni modo evitata la diffusione di indicazioni precise su siti riproduttivi di specie rare o minacciate, la diffusione di indicazioni minuziose e dettagliate sulla toponomastica dei siti di nidificazione, consigliando di indicare comunque data, comune, provincia e la regione dove si sono condotte le osservazioni".
E su questo infatti sono d'accordo anche se preferirei che tu consigliassi di non indicare il comune almeno in quei casi particolarmente delicati legati a particolari habitat riproduttivi della specie che farebbero capire facilmente dove trovare i nidi.
Comunque vedo che abbiamo filosofie un p? diverse anche se mi piace pensare che alla fine siamo tutti consapevoli dei rischi a cui vanno incontro oggi tante specie di grande interesse e per le quali si fa un gran parlare di protezione e conservazione! Crediamo davvero che certi animali si proteggono solo inserendole nella liste delle specie non cacciabili?
Mi viene in mente il recente caso della Lontra uccisa a fucilate a San Giuliano: negli ultimi anni si ? volutamente divulgato il luogo delle varie segnalazioni, l'area ? teoricamente superprotetta (SIC, ZPS, Oasi, Riserva, Zona Ramsar), il luogo ? frequentato da naturalisti e birdwatchers, ? sottoposta a vigilanza istituzionale e volontaria... eppure chi l'ha uccisa sapeva di trovarla in quell'area. Con questo non voglio dire che non bisogna divulgare la presenza della lontra in certi ambienti ma vorrei che tutti fossimo consapevoli che in qualche modo i bracconieri e i disturbatori patentati a volte vengono indirettamente e paradossalmente aiutati proprio da chi la natura la ama e la conosce a fondo. E' una mia personale riflessione (spero davvero di sbagliarmi!) ed ognuno pu? credere che le cose vadano diversamente!

giuseppe nuovo Inserito il - 04/01/2007 : 22:26:01
Matteo Visceglia ha scritto:

Ho sentito dire di gente che ? per esempio alla ricerca degli ultimi capovaccai per rubare uova o predarne il nido. Vi meravigliate che ci? possa accadere ancora oggi? Ve la ricordate la storia delle uova di capovaccaio e cicogna nera sequestrate al porto di Ancona e provenienti dalla Turchia? Sapete quante migliaia di animali rari e superprotetti sono imbalsamati nelle case degli italiani o vivono nei loro giardini? E poi, con la qualit? e la quantit? dei controlli sul territorio nulla di pi? facile per un collezionista o bracconiere agire in queste aree desolate e tranquille.


Caro Matteo, sino ad ora le uova dei capovaccai sono state derubate (io stesso sono stato testimone di un tentativo nella gravina di Laterza nel 1984) proprio perch? nessuno di noi protezionisti sapeva dove fossero i nidi. E chi lo sapeva era ben attento a non dirlo a nessuno. Non mi sembra che questa politica abbia prodotto risultati positivi n? tantomeno soddisfacenti. Il capovaccaio non nidifica praticamente pi?.
Credi davvero che i predatori di nidi abbiamo bisogno delle nostre informazioni?
Sai chi aveva informato quei furfanti nel lontano 1984? Il pastore del luogo.
Col silenzio indiscriminato si finisce proprio per favorire, dunque i furfanti, i bracconieri ed i furbi.
Anthony Inserito il - 04/01/2007 : 20:03:31
Mi unisco a Giuseppe Nuovo: Adesso tocca a noi andare l? e spendere, far capire alla gente perch? siamo venuti e cos? iniziare la "rivoluzione" a favore dell'ambiente
adricaste Inserito il - 04/01/2007 : 19:32:14
Si, evviva il Picchio muraiolo, ed evviva chi non la pensa come gli altri, evviva anche quelle norme che stanno per creare le basi per una vera pianificazione e protezione dei SIC e ZPS, speriamo anche che un giorno a capo dei parchi ci sia gente del mestiere e che ama la Natura ma che crede anche ad un vero sviluppo, non quello sostenibile che ci propugnano ed a cui la gente crede.
Matteo Visceglia Inserito il - 04/01/2007 : 18:38:04
In merito alla diffusione della cultura naturalistica vorrei esprimere il mio pensiero in merito ad una questione spinosa.
Il motivo per cui alla fine hanno vinto le ragioni del "filo" e non della "natura selvaggia" delle Piccole Dolomiti Lucane ? per me legato al fatto che non ? stata esercitata alcuna efficace e persistente opposizione da parte delle organizzazioni ambientaliste, dei gruppi e delle associazioni culturali. In ogni caso va detto che ci sono stati tentativi e azioni legali di contrasto grazie alla volont? e all'impegno di qualcuno. Faccio rilevare che tutti questi problemi non avrebbero avuto motivo di esistere se qualcuno avesse applicato le norme che regolano la gestione di aree SIC e ZPS! In queste condizioni di scarsa attenzione e sensibilit? generale sarebbe probabilmente andata comunque a finire cos? anche se si fosse praticata in anticipo la cultura della divulgazione naturalistica-faunistica. Anzi, facciamo attenzione, qualche furbone di turno avrebbe sfruttato il valore aggiunto della presenza di certe rarit? faunistiche per convincere di pi? la gente a credere nella necessit? di spettacolizzare le rupi e le altre straordinarie qualit? dei luoghi ("Venite a Castelmezzano a volare con le aquile!!!" poteva essere un probabile slogan per fare pubblicit? al volo d'angelo...). Purtroppo penso che la cultura naturalistica, al pari dell'economia, abbia una velocit? di crescita molto lenta da queste parti (e non solo) e se proviamo ad esempio a pubblicizzare in certi contesti socioeconomici la presenza di uno dei pi? straordinari uccelli rupicoli come il Picchio muraiolo (uno dei tanti esempi) non mi meraviglierei che qualche imbecille decidesse di conquistarne il trofeo! Ma vogliamo convincerci che c'? ancora gente al mondo che insegue le rarit? non per mettere una crocetta a fianco al suo nome ma per mettere una croce sul suo corpo!
Ho sentito dire di gente che ? per esempio alla ricerca degli ultimi capovaccai per rubare uova o predarne il nido. Vi meravigliate che ci? possa accadere ancora oggi? Ve la ricordate la storia delle uova di capovaccaio e cicogna nera sequestrate al porto di Ancona e provenienti dalla Turchia? Sapete quante migliaia di animali rari e superprotetti sono imbalsamati nelle case degli italiani o vivono nei loro giardini? E poi, con la qualit? e la quantit? dei controlli sul territorio nulla di pi? facile per un collezionista o bracconiere agire in queste aree desolate e tranquille.
Cosa devo aggiungere? Vorrei solo che questa mia personale opinione non fosse vista come atteggiamento contrario alla divulgazione naturalistica! Questa pratica andrebbe sicuramente incrementata con i metodi adeguati e calibrata a seconda dei contesti sociali in cui si opera. Faccio un esempio: se in certi luoghi in Africa andiamo a divulgare tra le popolazioni locali la presenza di enormi roost di rondini (leggasi proteine gratis) la gente ci potrebbe fare un pensierino gastronomico ma se invece spendiamo le nostre energie per diffondere ad esempio la cultura dell'allevamento degli animali domestici forse avremo contribuito a salvare le rondini. Poi, dopo che la gente avr? la pancia piena, potremo anche andare insieme a loro a vedere lo spettacolo di migliaia di rondini al dormitorio!
In sostanza sono d'accordo con l'idea che occorra divulgare e condividere ma vorrei che qualcosa funzionasse meglio e diversamente in questa nostra societ? di predoni un p? viziati.
giuseppe nuovo Inserito il - 04/01/2007 : 10:06:37
cari amici
la disobbedienza civile, l'astensione, il boicottaggio, lo sciopero ... sono formidabili strumenti di lotta civile nonviolenta se vedono coinvolti molte persone organizzate ed "associate";
fatte a livello individuale, per quello che ? il mio parere, sono inutili e controproducenti in quanto lasciano il campo libero proprio alle idee opposte.
Mi (e vi) chiedo l'effetto che produrrebbe negli abitani di Castelmezzano se il paese fosse 'invaso' spesso da birdwatcher che vanno a visitare il luogo, i rapaci, il picchio muraiolo... che occupano bar e ristoranti o negozi, dissociandosi pubblicamente da quel filo con le palle miserevolmente vuoto... pensate davvero che i turisti ci vadano per il volo d'angelo? Ci andranno solo i giovani che vorranno provarne l'ebbrezza. Il giorno della mia escursione neanche uno. Mi piacerebbe sapere se altri ne hanno visto qualcuno. Quanti saranno sti volatori?
Ma se saranno solo loro ad andarci, anche se pochi, vorr? dire che gli abitanti di Castelmezzano avevano ragione a chiedere quell'occasione di sviluppo. Bisogna dimostrare che non ? affatto l'occasione che speravano.
E se invece di tener nascosta la nidificazione di uccelli importanti si fosse creato l'orgoglio nella popolazione locale di avere specie uniche come i rapaci, il gufo reale, la cicogna nera forse non si sarebbe neppure pensata una struttura del genere.
Ecco perch? gli Argonauti si batteranno sempre, purtroppo creando anche incomprensioni, per la diffusione della cultura naturalistica e la condivisione delle conoscenze.
Matteo Visceglia Inserito il - 04/01/2007 : 07:59:42
Citazione:
Per quanto rigaurda il commissario APT ? l'inventore del Parco della Grancia.....


...e quindi uno dei maggiori sostenitori degli spettacoli di falconeria! Il risultato (sulle migliaia di turisti che hanno assistito alle esibizioni e sulla popolazione locale) di queste iniziative l'ho sperimentato direttamente! Non vi dico che straordinario effetto di educazione ambientale ? stato ottenuto. Ora sar? la volta del volo d'angelo ad attrarre turisti che... apprezzeranno la natura e i paesaggi dei luoghi!
Evviva ill picchio muraiolo...!
adricaste Inserito il - 04/01/2007 : 07:35:56
Anch'io avrei deciso di non andare pi? a Castelmezzano, sono fatto cos?, quando c'? qualcosa di sbagliato, rifuggo dal visitare tali zone, ma per il Picchio muraiolo far? un'eccezione.Per quanto rigaurda il commissario APT ? l'inventore del Parco della Grancia.....
Matteo Visceglia Inserito il - 02/01/2007 : 09:40:00
Citazione:
Far vedere alla gente del luogo e ai turisti che birdwatcher si recano l? per vedere gli uccelli e nello stesso giorno far notare come nessun 'angelo' sia volato su quei fili metallici... ha un valore educativo molto alto. Credo si possa affermare senza smentita che in questo periodo ci siano stati pi? birdwatcher che volatori d'angelo.


Questa cosa fa molto piacere e spero che la gente del luogo se ne accorga! Invito tutti coloro che si recano in zona a vedere il picchio muraiolo (mi fa piacere pensare che la zona la "scoprimmo" oltre due anni fa con Egidio Fulco facendolo sapere agli altri appassionati) o a fare una semplice passeggiata a sottolineare la presenza come birder e naturalisti! Non vorrei che qualcuno del luogo associasse queste nostre "presenze turistiche" all'attrattiva del volo d'angelo! Io devo confessarvi che personalmente ho avuto la reazione (forse sbagliata) di non recarmi pi? in quel paese in questi ultimi tempi. Pensate che uno dei maggiori fautori di quel progetto ? attualmente commissario dell'APT (Azienda di Promozione Turistica) di Basilicata. Immaginate quale sforzo e risorse si metteranno in campo pur di dimostrare che quell' idea sia un'idea vincente, portatrice di turismo e posti di lavoro!!!
giuseppe nuovo Inserito il - 01/01/2007 : 23:36:42
ringrazio tutti per i complimenti e... non vi nascondo la soddisfazione per essere riuscito a 'beccarlo'; il fattore C... ? stato notevole; si tratta di un esserino davvero mimetico: ha lo stesso colore della roccia e dei licheni.

Rispondo alle domande che mi avete posto.
Il luogo: il forum ? pubblico per cui raccomando sempre di non essere troppo precisi nell'indicarlo. In questo caso per? si tratta di un posto situato nel centro di un paese (Castelmezzano)per di pi? turistico. Far vedere alla gente del luogo e ai turisti che birdwatcher si recano l? per vedere gli uccelli e nello stesso giorno far notare come nessun 'angelo' sia volato su quei fili metallici... ha un valore educativo molto alto. Credo si possa affermare senza smentita che in questo periodo ci siano stati pi? birdwatcher che volatori d'angelo.
Il luogo ? tra i ruderi del castello ma ... quando sono arrivato non c'era; quindi era da qualche altra parte. Inoltre l'anno scorso non si fece vedere quando andai per lo stesso scopo. Utile sarebbe percorrere il sentiero che si inerpica tra le rocce e che si prende poco pi? a valle del paese (? indicato da cartelli);
Credo che bazzichi un p? tutta la zona rocciosa tra Castelmezano e Pietrapertosa.

Attrezzatura fotografica: Canon 20D, teleobiettivo 300mm, moltiplicatoe di focale 1,4x

Salutoni e un 2007 ricco di osservazioni


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