| V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
| angela corasaniti |
Inserito il - 14/08/2008 : 17:04:55
Questa brevissima favola l'ho postata più di due anni fa sulla mailing-list di argonauti...quando non si parlava solo di uccelli  . L'ho scritta, a marzo del 2006, dopo una bellissima escursione che si concluse dopo il tramonto sulle rive della diga di san Giuliano. Immersi nel silenzio ascoltammo il canto di un rospo smeraldino e dopo poco ne incontrammo alcuni saltellanti sul sentiero illuminati dalla luna... un'esperienza che, al di là dell'atmosfera particolare, mi colpì molto anche perché li vedevo per la prima volta.
Ora la ripropongo qui sul forum dopo aver aggiunto qualche disegno.
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ALICE E I ROSPI SMERALDINI
Nell'ora magica del tramonto, quando il sole saluta il suo azzurro cielo, cominciò questa storia.
L'auto si fermò dopo un breve viaggio e la piccola Alice osservò la luna sorgere e tingere di arancio i campi tutt'intorno.
Il silenzio, condizione inconsueta per chi vive in un mondo fatto di rumori invadenti, fu rotto all'improvviso da un canto melodioso.
"Presto guardate sono arrivati" sussurrò uno dei compagni di viaggio.
Ed ecco fendere la strada un verde ruscello in fuga che saltellando lanciò nell'aria ancora fredda di marzo tenui canzoni d'amore. |
| 12 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
| dcicave |
Inserito il - 22/01/2009 : 20:58:08
Disegni di con grande immaginazione fiabesca.
Bravissima. Questa potenzialità è un patrimonio.
Saluti
Donato |
| angela corasaniti |
Inserito il - 12/11/2008 : 10:25:41
Grazie Felice, sei molto gentile |
| felice tanzarella |
Inserito il - 11/11/2008 : 18:50:57
Splendido l'equilibrio di colori, immagini, parole e pensieri che hai creato. 
Grazie Angela. |
| angela corasaniti |
Inserito il - 21/10/2008 : 10:55:45
Grazie Natalia,
è un complimento molto gradito anche perché viene da una collega molto brava che condivide la mia stessa passione |
| Natalia |
Inserito il - 21/10/2008 : 10:50:09
Bellissima fiaba. E i tuoi disegni sempre meravigliosi.
I miei complementi.
saluti,
Natalia |
| angela corasaniti |
Inserito il - 26/08/2008 : 17:23:25
Grazie |
| Annamaria |
Inserito il - 26/08/2008 : 09:44:54
Carina questa storia, e molto belli i disegni. Complimenti non conoscevo questo tuo talento!
Annamaria
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| tony.alt |
Inserito il - 18/08/2008 : 07:48:35
Bellissima fiaba |
| angela corasaniti |
Inserito il - 14/08/2008 : 17:10:33
Ma il ponte, troppo fragile, crollò sotto il peso dei rospi, che rotolarono giù alla rinfusa.
Una talpa, nascosta, aveva ascoltato ogni parola. Si presentò e timidamente intervenne "Ho visto tanti amici finire schiacciati dai mostri rombanti: ricci, volpi, faine...Perchè non scaviamo un tunnel abbastanza largo da far passare tutti?"
Piacque subito quest'idea ed il girotondo riprese ancor più frenetico.
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Un vortice di rospi, ninfe, talpe, foglie, piume e quant'altro era posato in terra tutt'intorno si sollevò per aria fino a toccare la cupola del cielo che poco dopo si tinse di viola, poi rosso, vermiglio, arancio, mandarino, limone...
"E' l'alba!" gridò una civetta.
Il turbine si fermò di colpo e tutti scomparvero.
Il sole dipanò i suoi raggi accartocciati dalla notte.
Alice assonnata e confusa si guardò intorno; uno dei suoi compagni di viaggio mise in moto l'auto e lei, controvoglia, salì per tornare a casa.
Ma questa storia non è ancora finita.
Marzo 2006
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| angela corasaniti |
Inserito il - 14/08/2008 : 17:09:48
Intanto nuvole oscure si addensarono intorno alla luna chiudendole gli occhi ed un verde odore di muschio bagnato invase l'aria.
Ora il cielo era buio, vuoto di luna, vuoto di stelle, ma all'improvviso si riempì di astri d'amianto. Le luci come saette avanzarono inesorabili verso il fiume smeraldino.
Un'automobile indifferente nella sua corsa lo investì.
Alice, vedendo morire quei piccoli messaggeri d'amore si rattristò, poi gridò con rabbia "Chi può salvarvi da tanta crudeltà?...forse gli ulivi..."
Gli alberi tesero le loro braccia verso terra "Presto piccoletti, salite sui nostri rami, qui nessuno vi schiaccerà!"
"Non vogliamo fermarci" -replicarono i rospi- "E tanto meno nasconderci. L'acqua dei laghetti ci aspetta ed il suo richiamo è per noi un invito irresistibile".
"Non potete arrendervi così" -sbottò Alice con impeto- "Chiamerò a raccolta tutte le ninfe delle acque e dei campi".
Il conciliabolo iniziò con un vorticoso girotondo e le ninfe cantarono in coro "Vento, vento tiepido del sud, disperdi queste nubi oscure lascia che la luna schiuda i suoi occhi e deponga sulla prescelta i suoi bizzarri pensieri".
Un raggio più intenso illuminò la piccola Alice che ispirata così parlò "Vi bacerò tutti, uno per uno, e vi trasformerò in principi e principesse!"
Gli smeraldini sgranarono gli occhi "Principi...principesse...no, ti prego no!"
Il secondo raggio si posò questa volta su una delle ninfe che ordinò "Brezza di terra, raccogli ogni petalo, piuma e foglia e voi ragni, instancabili tessitori, intrecciate i vostri fili aerei tra i rami. Lavorate in fretta ed insieme costruite un ponte che salvi il fiume smeraldino"
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| angela corasaniti |
Inserito il - 14/08/2008 : 17:09:05
Alice, rapida come un folletto, scese dalla macchina e corse verso i rospetti. Il rapace intimorito volò via.
Per un attimo, ma solo per un attimo, il fiume verde si fermò sospeso come trattenuto da un incanto. I rospi incuriositi guardarono la bimba-folletto, poi continuando il loro scorrere incessante, trillarono " Oh notte che vieni col tuo mantello di stelle danzanti, più nessun bimbo ti teme?"
"Perché dovrei aver paura della notte e del buio?" -esclamò Alice- "Voi piuttosto dove andate cantando così felici?"
"Seguiamo il sentiero che porta ai laghetti cristallini. Le nostre uova li tingeranno di un colore nuovo. Ma tu ritorna a casa, la notte non è sempre amica."
Rispose la bimba-folletto "Porto sempre con me un anello che trasforma in foglie gli orchi e le streghe in rugiada, cos'altro dovrei temere?".
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| angela corasaniti |
Inserito il - 14/08/2008 : 17:08:11
Il vento, contagiato da tanto ardore, si divertiva a scuotere le fronde degli ulivi spingendoli a numerosi involontari baci.
D'un tratto, dal vetro appannato del finestrino, Alice vide trasformarsi in uccello un vecchio albero...il Barbagianni, librando le sue ali bagnate di mistero, si diresse minaccioso verso il fiume smeraldino.
I rospi spaventati, saltarono più in alto e più veloci urlando "Ecco il bianco fantasma della notte, chi ci salverà dalle sue ali rapaci? chi ci strapperà dai suoi artigli da gatto?"
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Alice e i rospi smeraldini
