Argonauti - La Natura di Puglia e Basilicata
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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Ros Inserito il - 01/10/2007 : 14:26:16
In un forum dedicato alla flora e fauna marina non possono mancare discussioni sulle alghe. Incomincio inserendo alcune specie di alghe verdi o clorofite.

Le alghe verdi posseggono nei cloroplasti (cellule che compiono la fotosintesi) la clorofilla a e b. In particolare la clorofilla b conferisce a questo gruppo di alghe il colore verde e le avvicina alle piante superiori di cui sono le progenitrici.

Tutte le foto inserite si riferiscono ad alghe fotografate nei mari pugliesi in diversi periodi dell?anno.
15   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Ros Inserito il - 08/11/2007 : 15:40:04
E' normalissimo che le foglie della pianta marina siano riccamente concrezionate da alghe rosse calcaree, idrozoi, policheti serpulidi, briozoi; ricoperte da epibionti algali e "mangiucchiate" dai pochi organismi che riescono a digerirle, come il riccio di prateria e le salpe.
Anzi rappresentano un segnale della grande biodiversit? che il posidonieto ospita.
Viceversa un primo sintomo di un posidonieto malandato ? la presenza di numerose chiazze di varia estensione (anche diversi m2) di matte morta. La matte ? l'insieme intricato dei rizomi della Posidonia. Quando la pianta muore rimane questo groviglio di rizomi senza pi? le fronde. Piccole chiazze di matte morta sono dovute ad ancoraggi, grandi chiazze indicano che il posidonieto ? in regressione per i soliti fattori, inquinamento, sedimentazione, ecc. La matte morta a differenza del posidonieto, viene rapidamente invasa da Caulerpa racemosa.
Spero di essere stata chiara
Saluti
Rossella
fabbricamare Inserito il - 07/11/2007 : 20:55:02
Bene!!!
Ma da cosa lo si riconosce un posidonieto
in buone condizioni

Ho notato che quello di Santa Caterina ? molto diverso da alcuni altri da me visti in giro ed anche in foto.
Ad esempio le foglie sono pi? scure, a volte brune, piene di concrezioni biancastre ed una sorta di peluria algale, anch'essa biancastra. Poi, spessisimo, le folgie sono mangiucchiate.
Penso che l'incredibile biodiversit? di tutto quel tratto di mare sia prevalentemente dovuto alla presenza della posidonia ed ? anche per questo che mi st? particolarmente a cuore il suo stato di salute.
Ros Inserito il - 07/11/2007 : 15:45:54
Caro Enrico
io non mi preoccuperei per il posidonieto, in quanto da lavori recenti ? emerso che Caulerpa racemosa , pur essendo in competizione con Posidonia oceanica, non riesce a prendere il sopravvento in posidonieti in buone condizioni.
Mi spiego meglio: l'alga alloctona riesce ad invadere le praterie solo se queste ultime sono state indebolite da altri fattori come inquinamento, aumentato tasso di sedimentazione, ecc. In posidonieti rigogliosi, come quello che dici esistere a Santa Caterina, l'alga non riesce ad avere il sopravvento, anche se cresce rigogliosa sulla sabbia tutt'intorno.
E questo comportamento ? stato anche da me osservato in un grande posidonieto a Campomarino.

Rossella
fabbricamare Inserito il - 07/11/2007 : 09:22:32
Ho controllato la data sul telaietto della diapo e devo correggermi sett 2000 significa che la foto del pesce ago ? dell'agosto del 2000 e non 1999.
Mi scuso.
La situazione da me descritta come "stazionaria" ? tra virgolette stazionaria.
Sono preoccupato per il magnifico posidonieto, perch? circondato da sabbia-fango, tra gli 11 e i 24 metri, ormai completamente ricoperti dagli stoloni. Un p? meno, in quella zona, per il coralligeno perch? la conformazione a buche e pinnacoli del fondale meno profondo, comporta meno irragiamento solare e l'essere esposta alle forti mareggiate di scirocco, il costante rimescolamento del substrato detritico delle buche.
A presto
Ros Inserito il - 06/11/2007 : 13:11:59
La situazione "stazionaria", che tu dici di osservare, ? incoraggiante. Almeno in quel tratto costiero l'alga sembra non interferire in modo negativo con le principali biocenosi esistenti (posidonia e coralligeno) ma sembra convivere gi? da almeno 6 anni.
Per quanto riguarda la presenza dei pesci pappagallo, l'ho notata anch'io a Porto Cesareo ed ? sicuramente correlata con l'innalzamento della temperatura del mare.

Grazie mille per le informazioni
Rossella
fabbricamare Inserito il - 05/11/2007 : 19:11:15
Mi meraviglia che tu l'abbia osservata gi? nel 1999 a Santa Caterina...
Sei pi? stato in quel posto? sai dirmi ora com'? la situazione?

Grazie
Rossella


Scusami non mi ero accorto della domanda.
La situazione ? come ti dicevo "stazionaria", nel senso che non si ha una sensazione di invasione, per il semplice motivo che d'inverno sparisce quasi completamente, sembra "marcisca".
L? nelle vicinanze c'? una prateria di posidonia molto bella e grande, ancora integra ed anche il coralligeno ? ancora molto bello. La temperatura dell'acqua arriva a 11 gradi tra marzo ed aprile e risalgono le aragoste e i San Pietro. In quella zona vivono anche due balestra che non sono mai riuscito a fotografare, mentre quest'estate, per la prima volta, ho visto molti pappagallo solitari nella stessa immersione. Controller? la data sul telaietto della diapo, ma la scansione ? del luglio del 2002, quindi almeno di sicuro l'estate prima, 2001, ma sono quasi sicuro che sia antecedente. Controller?.
A presto.
Ros Inserito il - 26/10/2007 : 17:26:03
Nel 2006 oltre ai talli di Caulerpa ? visibile solo la spugna rossa Crambe crambe uno dei pochissimi organismi in grado di contrastarne la crescita poich? produce metabolici ad azione citotossica.

Immagine:

114,88 KB

Purtroppo l?impatto sulle comunit? autoctone animali ? ancora poco studiato e chiss? quando riusciremo a quantificare il danno prodotto dall?alga in termini di perdita di biodiversit?.

Mi meraviglia che tu l'abbia osservata gi? nel 1999 a Santa Caterina...
Sei pi? stato in quel posto? sai dirmi ora com'? la situazione?

Grazie
Rossella
Ros Inserito il - 26/10/2007 : 17:22:16
Un?altra foto del 2004 dove ? visibile la complessa stratificazione di alghe calcaree, spugne e ascidie.

Immagine:

60,8 KB
Ros Inserito il - 26/10/2007 : 17:21:12
Nel 2006, dopo 2 anni esatti, nello stesso punto delle spugne non c?? traccia, resistono le alghe rosse incrostanti che vengono in ogni caso ricoperte.

Immagine:

132,7 KB
Ros Inserito il - 26/10/2007 : 17:20:13
Mostro alcune foto scattate prima e dopo l?invasione in un sito a 15 m di profondit? nei pressi di Torre Ovo (Ta) per rendere una minima idea di come Caulerpa sconvolga la struttura delle comunit? invase.

Ecco come si presentava nel 2004 il substrato suborizzontale ricoperto da alghe rosse calcaree, da alghe verdi autoctone tipiche del precoralligeno come Flabellia petiolata e da molte specie di spugne.

Immagine:

72,98 KB
Ros Inserito il - 26/10/2007 : 17:17:44
Giusta osservazione!!
Caulerpa raggiunge il suo massimo sviluppo vegetativo nei mesi estivi, durante i quali ricopre tutto. Successivamente con l?abbassarsi delle temperature le ?fronde? dette filloidi (nella foto) cadono e, dell?alga resta solo lo stolone strisciante poco visibile saldamento ancorato al substrato mediante corte ?radici?, i rizoidi. Quindi la scomparsa dell?alga d?inverno ? solo apparente. Con l?alzarsi delle temperature, crescono rapidamente sugli stoloni nuovi filloidi e riprende cos? il ciclo dell?alga.

Immagine:

66,45 KB

? impressionante la sua capacit? riproduttiva. Anche un solo ramulo (piccola vescicola subsferica che compone il filloide), pu? dare origine ad un nuovo tallo identico a quello da cui il propagulo si ? staccato, in un sito anche centinaia e centinaia di km lontano, trasporato dalle correnti o nelle acque di zavorra di navi. Ecco perch? l?invasione di Caulerpa racemosa nei nostri mari e in tutto il Mediterraneo ? cos? estesa e rapida.
fabbricamare Inserito il - 25/10/2007 : 21:40:50
Ros ha scritto:

L'alga "a bolla" probabilmente ? Valonia macrophysa con il caratteristico tallo formato da grandi cellule subsferiche riunite una vicina all'altra in colonie compatte grandi quanto un pugno.

Enrico dove hai scattato la foto del pesce ago? e a che profondit??

Grazie




Si, scusami Ros (non te ne sfugge una) Santa Caterina 1999, -18 metri.
Ma, ? strano, proprio da quelle parti ho potuto notare che la caulerpa ? rigogliosa solo in un certo periodo dell'anno, ed ahim?, in quello ricopre e divora tutto, poi d'inverno sparisce quasi completamente (rimangono "dei rami" rinsecchitti e brunastri - come se marcisse) e lo fa anche a fine estate. Boh! Tu che mi dici??
Ros Inserito il - 25/10/2007 : 20:05:09
L'alga "a bolla" probabilmente ? Valonia macrophysa con il caratteristico tallo formato da grandi cellule subsferiche riunite una vicina all'altra in colonie compatte grandi quanto un pugno.

Enrico dove hai scattato la foto del pesce ago? e a che profondit??

Grazie

fabbricamare Inserito il - 25/10/2007 : 00:33:13
L'ho voluto postare qui, questo povero pesce ago, perch? in mezzo alla caulerpa racemosa non ha possipilit? di mimetizzarsi.
Immagine:

75,38 KB
fabbricamare Inserito il - 25/10/2007 : 00:30:36
Anche queste sono alghe giusto? Alga corallina quella rossa e alga a bolle quella a bolle. Scusate il bisticcio di parole.
Immagine:

111,74 KB


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