V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
Stefano Benedetto |
Inserito il - 17/10/2006 : 11:16:40 Fotografia scattata il 23/09/2006 nel Bosco di Scoparella (Ruvo di Puglia)
I fiori di questa pianta, appartenente alla famiglia delle Araceae, molto piccoli e unisessuali, sono inseriti alla base dello spadice (quel lungo stelo color viola della foto): quelli femminili in basso, quelli maschili in alto e tra loro alcuni sterili. Tutti i fiori sono avvolti dalla porzione basale della spata (quella che sembra un grosso petalo viola), formante una sorta di tubo (in questa specie sotto il livello del suolo).
Bellissima ? l?ecologia di impollinazione delle specie appartenenti alla famiglia della Araceae: gli insetti pronubi (per il genere Calla pu? trattarsi anche di molluschi) sono attirati dall?intensa secrezione zuccherina e dal tepore dell?ambiente avvolto dalla spata (spesso il calore aiuta a diffondere nell?aria un penetrante odore di materia organica marcescente). Al momento della fioritura infatti si ha un?intensa attivit? catabolica che porta nella zona dei fiori ad un aumento di temperatura anche di 5 ? 10o C. rispetto all?ambiente esterno. La spata inoltre funge da parabolide dimetrico (con fuoco lineare e non puntiforme) che ha per fuoco proprio lo spadice, sul quale convergono le radiazioni calorifiche del sole (Pignatti, 2003). L?insetto attirato dall?odore e dal tepore entra nel tubo dove (in Dracunculus vulgaris) pu? restare perfino imprigionato da alcuni peli rivolti verso il basso e situati proprio all?entrata dello stesso. Questi peli appassiranno solo dopo che i fiori maschili saranno arrivati a completa maturazione, lasciando quindi libero l?insetto (ricoperto di polline) di andare a fecondare i fiori femminili di un?altra pianta (e ne avr? tutto il tempo, visto che ne rester? prigioniero per un bel po?!). Stefano
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3 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
Stefano Benedetto |
Inserito il - 23/10/2006 : 00:59:59 Innanzi tutto ringrazio Fabio, sempre troppo generoso e indulgente con me!
Poi ringrazio anche Piero, il quale inconsapevolmente mi ha informato sull?esistenza dell?Arum apulum di cui non sapevo niente. Sul Pignatti infatti (da molti considerato pretenziosamente la Bibbia della flora italiana) non ? descritta questa specie, e non ? descritta neanche la specie Arum nigrum di cui l?A. apulum sarebbe stata precedentemente considerata una variet?! Considerato che ho la terza ristampa del 2003, potrebbero anche aggiornarla...con quello che costa poi! Comunque dalla ricerca su internet ho poi scoperto che oltre ad essere un endemismo pugliese (e probabilmente proprio per questo) ? inserita nella lista rossa delle piante nazionali e regionali. Per la descrizione della specie potete andare al seguente link:
http://www.cate-project.org/araceae...nominal.html
Comunque per quanto riguarda il periodo di fioritura delle specie pugliesi: Biarum tenuifolium fiorisce da ottobre a giugno; Arum italicum da marzo a maggio; Arum apulum ad aprile; Dracunculus vulgaris ad aprile-maggio; Arisarum vulgare e Arisarum proboscideum tra ottobre e maggio. Se poi ce ne siano ancora altre, fatemelo sapere! Ciao, Stefano.
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Gli Astuti |
Inserito il - 22/10/2006 : 20:01:11 Alla stessa famiglia presumo appartengono L'Arum italicum e il pi? raro Arum apulum, endemismo pugliese, che dovrebbe distinguersi dal primo per la spata color caff?-latte. Questi per? fioriscono in primavera a differenza del Biarum che mi pare di aver capito fiorisca adesso!?
Chiedo conferma...
Piero
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Fabio Mastropasqua |
Inserito il - 22/10/2006 : 18:40:18 Ciao Stefano
interessantissimo il tuo post e poi che dire.....la statistica parla chiaro: post letto 38 volte nessuna risposta ci lasci senza parole!! grande St? post n?1 per me
ciao |
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