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Jean-François
Utente Senior
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Inserito il - 22/05/2011 : 23:07:45
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Oggi, Cellamare (BA), i campi erano pieni di questi meravigliosi ma voraci insetti. Come si possono riconoscere maschi e femmine ?
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225,27 KB
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127,39 KB
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Modificato da - Jean-François in Data 22/05/2011 23:09:42
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Jean-François D Cellamare (BA) http://promenades-nature.over-blog.com |
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neurottero
Utente Medio
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Inserito il - 23/05/2011 : 11:12:00
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Bonjour Jean-François,
l'unica femmina è quella di foto 2. Puoi riconoscerla dalla assenza di quelle appendici all'apice dell'addome, specifiche dei maschi.
La determinazione però è errata: si tratta di Libelloides latinus.
Belle foto
Buone cose
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Modificato da - neurottero in data 23/05/2011 11:13:30 |
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Agostino Letardi neurotteri.casaccia.enea.it |
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Jean-François
Utente Senior
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Inserito il - 23/05/2011 : 13:23:18
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Bonjour à l'expert !!
Grazie per la dritta.
Se ho capito bene le informazioni che ho raccolto adesso su altri siti, il L. latinus si distingue dalla presenza delle strie nere all'apice della ali posteriori, nonche dalla macchia ridotta (nera su fondo giallo o biancolatte su fondo chiaro) alla base delle ali posteriori ?
A cosa dobbiamo la differenza di tinta ? ci sono differenze regionali a riguardo ?
J-F
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Jean-François D Cellamare (BA) http://promenades-nature.over-blog.com |
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neurottero
Utente Medio
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Inserito il - 23/05/2011 : 18:32:44
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| Jean-François ha scritto:
Bonjour à l'expert !!
Grazie per la dritta.
Se ho capito bene le informazioni che ho raccolto adesso su altri siti, il L. latinus si distingue dalla presenza delle strie nere all'apice della ali posteriori, nonche dalla macchia ridotta (nera su fondo giallo o biancolatte su fondo chiaro) alla base delle ali posteriori ?
A cosa dobbiamo la differenza di tinta ? ci sono differenze regionali a riguardo ?
J-F
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Parbleau! Vous es tres curiouse.... (me sa' che è un po' un francese alla Toto' : nonostante mi sia cimentato grazie a colleghi d'Oltralpe a pubblicare qualcosina sui Neuropterida anche in lingua francese, non ho alcuna conoscenza decente di questa meravigliosa lingua neolatina.. )
il pattern di maculazione delle ali è certamente un carattere utilizzato ed utilizzabile per il genere Libelloides in Italia, ma con molta attenzione, vista anche la grande variabilitàe la possibilità, seppur rara, di incontrare in natura qualche esemplare ibrido tra alcune specie (tipo L. coccajus e L.longicornis). Anche la forma delle ali può dare buoni indizi. Le differenze di tinta (che hanno portato alcuni "curiosi" dilettanti nordeuropei a descrivere bizzarre ed inconsistenti sottospecie) sembra avere più una base genetica che geografica. Ma la cosa non è stata studiata con sufficiente dettaglio.
A bientot!
Agostino Letardi
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