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gli Sgrilli
Utente Master
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Inserito il - 27/10/2008 : 18:02:38
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Sveglia di buon ora domenica per i due sgrilli alla ricerca di un crostaceo, che un po di anni fa (almeno dieci), vedevamo abbastanza spesso lungo il letto del fiume Cervaro, che corre all'interno del Bosco dell'Incoronata. Bene, sono ormai un po di anni, che non lo si vede piu, in perfetta linea con la situazione di decremento che questa specie ha visto realizzare lungo tutti i corsi dell'italia meridionale. Probabilmente il fattore piu importante che influenza è l inquinamento degli stessi corsi. Noi approfittiamo di uno dei momenti in cui il Cervaro si trova con la minima portata (è quasi completamente percorribile lungo il letto) e setacciamo per metà percorso tutte le pozze rimaste. Effettivamente ognuna di esse è caratterizzata da una sottile pellicola chiara, quasi oliosa, che testimonia la presenza di inquinanti. Così si presentavano le pozze..
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Fabio Ferragonio |
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gli Sgrilli
Utente Master
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Inserito il - 27/10/2008 : 18:04:28
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La specie è pretamente notturna, quindi risulta già di per se abbastanza difficile avvistrla di giorno. Comunque nelle pozze piu interne troviamo evidenti resti di animal morti ma che almeno testimoniano la presenza.
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gli Sgrilli
Utente Master
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Inserito il - 27/10/2008 : 18:05:18
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Fabio Ferragonio |
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gli Sgrilli
Utente Master
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Inserito il - 27/10/2008 : 18:05:51
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gli Sgrilli
Utente Master
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Inserito il - 27/10/2008 : 18:10:13
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E finalmente, in una delle ultime pozze esaminate troviamo dapprima un individuo morto da poco tempo, e poi un granchio anche di notevole dmensione che di fretta va a nscondersi sotto un masso non lasciandosi fotografare.
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gli Sgrilli
Utente Master
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Inserito il - 27/10/2008 : 18:12:57
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Che la popolazione sia regredita è abbastanza palese. Di quanto però, solo studi approfonditi potrebbero dirlo. Fatto sta che questa è una specie indicatrice dello stato di salute dei nostri corsi d acqua e negli ultimi anni è sempre piu difficilmente avvistabile.
Che esperienze avete voi a riguardo? Qualcuno ne sa di piu? Avete riscontrato una situazione analoga??
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Fabio Ferragonio |
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Giuseppe Alfonso
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Inserito il - 27/10/2008 : 18:24:58
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Ciao Lorenzo, ciao Gaudiano, mi dispiace leggere di questa testimonianza della diminuzione di popolazione del granchio di fiume (Potamon fluviatile ) nel Cervaro. Dalle vostre parole vedo che la causa da voi ipotizzata per spiegare tale fenomeno sia l'inquinamento. Ne siete proprio sicuri? La "sostanza oleosa" che avete descritto non potrebbe essere il film di batteri decompositori che naturalmente prolificano in pozze d'acqua di piccole dimensioni con la caduta autunnale delle foglie? Anche a me capita spesso di incontrare questa pellicola chiara e oleosa negli ambienti che frequento (soprattutto in questo periodo) e vi posso assicurare che l'inquinamento non c'entra niente. E' un fenomeno del tutto naturale. Piuttosto se c'è un effettivo decremento della popolazione di Potamon fluviatile probabilmente può essere riferita all'ateraziove del suo habitat acquatico (il Cervaro) che come avete testimoniato ha notevolmente ridotto la sua portata. Praticamente il granchio si ritrova "senza casa" e completamente esposto ai predatori che possono individuarlo più facilmente al di fuori dell'acqua (dove abitualmente il granchio vive e si rifugia). Cosa ne pensate?
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Modificato da - Giuseppe Alfonso in data 27/10/2008 18:29:52 |
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gli Sgrilli
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Inserito il - 27/10/2008 : 18:42:57
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Non sapevo di questo tipo di film che alcuni batteri potrebbero formare..potrebbe sicuramente essere cosi perchè in effetti molte dell pozze come hai potuto vedere erano completamente ricoperte delle foglie del pioppo. Ci tornerò e farò dell foto migliori del film in modo tale che sia identificativo. Riguardo l inquinamento la mia è una supposizione vedendo che per lunghissimi tratti il Cervaro è praticamente infossato nei campi agricoli. Qualsiasi tipo di sostanza non naturale arriverebbe con estrema facilità nel corso del fiume. La portata del fiume in questo periodo è ai minimi storici dovuti a questo autunno particolarmente caldo. Non piove da tantissimo oramai. In inverno però il fiume, almeno in questo tratto, ha una discreta portata soprattutto dopo l alluvione verificatasi qualche anno fa con il conseguente straripamento, che ha reso alcune zone praticamente inaccessibili conquistando "fette" del bosco che prima erano ben confinate. Come spesso succede puo essere una sinergia di motivazioni ad indurre il decremento?? Un'altra cosa: a maggiorare quanto da te detto, molte pozze, sono praticamente quasi in uno stato di anossia, si presentano completamente nere, e l odore di idrogeno solforato è forte. Speriamo che l acqua arrivi presto!
Ti mostro delle vecchie foto dell alluvione del gennaio 2003
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gli Sgrilli
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Inserito il - 27/10/2008 : 18:43:31
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Ros
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Inserito il - 27/10/2008 : 18:44:26
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Io non credo si tratti solo di più facile esposizione ai predatori... e poi Giuseppe secondo te l'ultimo esemplare fotografato è stato predato da qualcuno???a me sembra perfettamente integro... secondo me l'inquinamento del corso d'acqua è senza dubbio una causa fondamentale che sia diretta o indiretta.
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Giuseppe Alfonso
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Inserito il - 27/10/2008 : 18:46:44
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Non posso più modificare il messaggio! con la parola (scritta male) "ateraziove" intendevo ALTERAZIONE, nel senso di riduzione dell'habitat. E giacchè aggiungo che oltre a mancare il rifugio, con la scarsità d'acqua mancano anche le risorse, in quanto le larve di insetti acquatici, piccoli pesci, avannotti e alghe (oltre che lombrichi e molluschi) costituiscono la dieta prevalente di questo crostaceo.
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gli Sgrilli
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Inserito il - 27/10/2008 : 18:58:27
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Giuseppe ancora a proposito delle risorse: queste pozze anche se in condizioni particolari brulicavano di vita. Tantissimi avannotti e piccoli pesci, molti boccheggiavano per l asseza di acqua (quindi facilissime prede), oltre ad innumerevoli insetti...qui un pesce gatto ed un altro pesciolino di cui non conosco la specie praticamente quasi morti.
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Giuseppe Alfonso
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Inserito il - 27/10/2008 : 19:17:53
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In ogni caso tutto fa brodo, nel senso che vi può essere una sinergia di diverse cause che contribuisce alla riduzione della popolazione, inquinamento compreso (ma la pellicola chiara oleosa non è testimonianza in quanto è una situazione naturale). Se poi c'è un inquinamento conclamato e accertato (ricordo che a giugno è stata addirittura sequestrata una enorme discarica abusiva nei pressi del fiume) c'è da preoccuparsi non solo per il Cervaro, ma anche per il complesso sistema paludoso del Lago Salso e per il Golfo stesso di Manfredonia.
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