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gli Sgrilli
Utente Master
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Inserito il - 30/09/2009 : 15:22:15
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Di cosa si tratta?? Fotografato nei pressi del Cervaro la scorsa settimana. Grazie
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Fabio Ferragonio |
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gli Sgrilli
Utente Master
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Inserito il - 30/09/2009 : 15:22:51
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Fabio Ferragonio |
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pepem
Utente Attivo
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Inserito il - 30/09/2009 : 15:45:03
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Acrida turrita! Bellissimo insetto, dall'incredibile mimetismo!
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Alfonsina Spirito |
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pepem
Utente Attivo
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Inserito il - 30/09/2009 : 16:19:52
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Secondo alcuni la specie Acrida turrita non è presente in Puglia, bensì solo in Sicilia e Sardegna; altri invece ritengono sia presente in modo generalizzato in tuto il Sud Italia. Agli esperti l'arduo responso.
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Alfonsina Spirito |
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Giuseppe Alfonso
Utente Attivo
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Inserito il - 01/10/2009 : 09:42:51
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Nella più recente checklist della Fauna Italiana questa specie è riportata oltre che in Sicilia e Sardegna, anche a Pantelleria, Lampedusa e Lazio. Come per tante altre specie, la distribuzione attualmente nota è spesso sottostimata e può presentare profonde lacune nel territorio.
Le distribuzioni delle specie sono spesso inficiate dalla "distribuzione" degli specialisti. Se per una determinata zona una specie non è mai stata segnalata non è detto che lì non ci sia (o non ci sia mai stata). Quando ci rifacciamo ai dati ufficiali (pubblicazioni scientifiche) spesso incappiamo in questo problema.
La conoscenza del territorio e delle forme viventi che ne fanno parte è paradossalmente (ancora ai nostri giorni) un obiettivo così ...lontano, bistrattato, trascurato ....ignorato. E le istituzioni (ad ogni livello) troppo spesso non promuovono queste iniziative, privilegiando ... altri settori ... Pertanto ancora ci ritroviamo ad avere dubbi (o peggio ancora vuoti di conoscenza) sulla distribuzione delle specie viventi e delle loro interazioni con il territorio, e con gli ecosistemi in generale ... uomo compreso. Mi sto dilungando troppo, ma sono entrato in un tema a me caro e che la comunità degli Argonauti nobilmente persegue su iniziativa personale e mosso da una passione che ai giorni nostri purtroppo non è comune.
Buona giornata a tutti
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| Firma di Giuseppe Alfonso |
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Giuseppe Alfonso |
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pepem
Utente Attivo
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Inserito il - 01/10/2009 : 11:45:29
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Concordo con te Giuseppe, ma dunque, tu confermi che che può trattarsi di Acrida turrita, o è più probabile si tratti di A.ungarica mediterranea? Buona giornata, alfonsina
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Alfonsina Spirito |
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rocco
Moderatore
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Inserito il - 01/10/2009 : 14:02:57
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Allo stato attuale delle conoscenze, l'ipotesi più plausibile rimane Acrida ungarica mediterranea. A tale proposito vi consiglio questa discussione: http://www.argonauti.org/forum/topi...OPIC_ID=4089 rocco
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Giuseppe Alfonso
Utente Attivo
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Inserito il - 01/10/2009 : 14:37:51
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Non posso confermare che si tratti dell'una o dell'altra specie (senza un dettagliato esame morfologico che purtroppo le immagini non sempre possono soddisfare). Stando alle attuali conoscenze e consultando le mappe della checklist della fauna italiana, come dice Rocco la specie più plausibile rimane Acrida ungarica mediterranea, dato che per la Puglia (come nel resto dell'Italia) le segnalazioni sono numerose (soprattutto lungo la fascia costiera) perchè si tratta di una specie tipica delle formazioni erbose planiziali (come A. turrita, del resto).
Tutto ciò, comunque, non deve portare ad escludere totalmente A. turrita se l'esemplare non è stato esaminato in maniera dettagliata e seguendo delle buone guide per il riconoscimento.
... possiamo solo fare ipotesi ...
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Modificato da - Giuseppe Alfonso in data 01/10/2009 14:42:48 |
| Firma di Giuseppe Alfonso |
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Giuseppe Alfonso |
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angela corasaniti
Amministratore
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Inserito il - 01/10/2009 : 21:06:19
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Secondo B. Defaut "La determination des Orthopteres de France" sono queste le differenze tra le due specie: - Acrida turrita, parte basale della testa piuttosto stretta ed intaccatura situata sul pronoto presente nella parte posteriore dopo la metà - A. ungarica, parte basale della testa relativamente più ampia e l'intaccatura sul pronoto più vicina al centro. Atro particolare che differenzia le due specie sono le dimensioni. Sempre secondo Default - A. turrita maschio 36-45 mm; femmina 52-75 mm - A. ungarica maschio 25-40 mm; femmina 41-73 mm
Ma su un articolo di Eric Sardet "Acrida turrita absent de France" pubblicato nel 2006 su Materiaux Orthopteriques et Entomologiques si dimostra che A. turrita è stata citata in Corsica per errore a causa di criteri di determinazione non appropriati come la tipica posizione del solco sul pronoto. Dopo aver esaminato e misurato numerosi individui l'autore ha concluso che A. ungarica è l'unica presente in Corsica e sul continente francese. Questo studio metterebbe quindi in discussione uno dei caratteri citati nelle chiavi di Defaut. Purtroppo non ho trovato l'articolo integralmente ma solo un breve riassunto e numerose citazioni su alcuni forum francesi.
Ho fotografato anch'io ad agosto lungo la Gravina di Matera numerose Acrida che per i caratteri su citati di Defaut ho considerato tutte A. ungarica. http://www.argonauti.org/forum/topi...OPIC_ID=6992 Mi piacerebbe molto però leggere integralmente l'articolo di Sardet per capire quali altri caratteri, visto che l'intaccatura del pronoto non sarebbe più determinante, sono necessari per l'identificazione
Seguendo, comunque, le chiavi di Defaut, anche se la prospettiva è piuttosto obliqua ed è difficile valutare con precisione la posizione dell'intaccatura, dovrebbe trattarsi, come ha già detto Rocco, di A. ungarica mediterranea.
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Comprendo le tue perplessità Giuseppe, l'identificazione di insetti e aracnidi da foto è, talvolta, molto difficile se non impossibile soprattutto se si vuol risalire alla specie. Trovare le chiavi poi, non è sempre possibile e come tu dici le lacune sono tantissime e non solo sulla distribuzione. Le istituzioni hanno sicuramente una grande responsabilità...ma un altro grosso scoglio che si incontra frequentemente è una certa resistenza alla libera circolazione delle info su studi, avvistamenti ecc... Tra non molto sul nostro database Biolog saranno inseriti anche gli invertebrati e questo rappresenterà un ottima ulteriore possibilità per gli iscritti di avere informazioni sulla loro presenza, sulla distribuzione ecc..
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gli Sgrilli
Utente Master
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Inserito il - 01/10/2009 : 23:46:15
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Avrei voluto aiutarvi con una foto migliore da poter fare un esame dettagliato, ma tra il cotico erboso era davvero difficile mettere a fuoco... Mi spiace..
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Fabio Ferragonio |
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angela corasaniti
Amministratore
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Inserito il - 02/10/2009 : 10:12:01
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Ciao Lorenzo, come ti capisco, mettere a fuoco insetti e ragni è il mio tormento, soprattutto perchè sono costretta a fare tutto in manuale...e spesso quando finalmente riesco a beccare la giusta distanza...o volano o si lasciano cadere tra l'erba e le spine... Comunque la prima foto non è male perchè mette a fuoco abbastanza bene il pronoto, che è uno dei caratteri più utili. Io te l' ho massacrata un po' esagerando con l'ingrandimento ma volevo mettere in evidenza il più possibile la famosa intaccatura. Quando parlavo della difficoltà di identificare da foto mi riferivo al fatto che spesso le chiavi si basano su caratteri piccolissimi e talvolta impossibili da fotografare pur avendo obiettivi macro super fantastici, oppure difficili da riconoscere se non si osserva l'esemplare da prospettive differenti. E poi ogni specie ha dei caratteri specifici da mettere in evidenza e quando si è sul campo non è detto che si conoscano o che si ricordino "tutti". La cosa migliore è tentare di fotografare il più possibile (io scatto, se non scappa subito, una media di 20 foto per esemplare) e da prospettive differenti...fortuna che hanno inventato le schede digitali
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