GARGANO – Una decina di capodogli si sono arenati al largo della costa di Foce Varano sul Gargano. La prima segnalazione di avvistamento dei cetacei è stata lanciata ieri pomeriggio alle 15.30 da quando gli uomini della Capitaneria di Porto di Vieste hanno allertato il Centro Nazionale Studi Cetacei e il servizio Veterinario.
Dalle prime ore di questa mattina gli esperti, con alcuni mezzi della Guardia Costiera di Vieste, stanno operando per tentare le procedure per portare in salvo i cetacei.
«A me han detto che ce ne sono tre spiaggiati e tre o quattro in zona - dice Marco Affronte (biologo marino e responsabile scientifico della Fondazione Cetacea onlus di Riccione) - e mi risulta che, di quelli spiaggiati, due sono morti e uno sta morendo adesso».
Secondo Affronte, sul luogo stanno convergendo vari esperti dell'Università di Bari e anche dall'Università di Padova. Per lui «Si tratta di un evento eccezionale perché in Adriatico non è assolutamente frequente. Anzi, in Adriatico i capodogli capitano rarissimamente».
Intanto si stanno mobilitando anche i volontari. «Sto cercando di raggiungere la zona via mare - dice Giovanni Furii, biologo che lavora al Centro di recupero tartarughe marine di Manfredonia - ma non sarà facile perché c'è mare grosso da quella parte. Per i cetacei spiaggiati forse non c'è nulla da fare ma, speriamo di poter aiutare gli altri che, al momento, sono a una quarantina di metri dalla riva». GARGANO – Una decina di capodogli si sono arenati al largo della costa di Foce Varano sul Gargano. La prima segnalazione di avvistamento dei cetacei è stata lanciata ieri pomeriggio alle 15.30 da quando gli uomini della Capitaneria di Porto di Vieste hanno allertato il Centro Nazionale Studi Cetacei e il servizio Veterinario.
Dalle prime ore di questa mattina gli esperti, con alcuni mezzi della Guardia Costiera di Vieste, stanno operando per tentare le procedure per portare in salvo i cetacei.
«A me han detto che ce ne sono tre spiaggiati e tre o quattro in zona - dice Marco Affronte (biologo marino e responsabile scientifico della Fondazione Cetacea onlus di Riccione) - e mi risulta che, di quelli spiaggiati, due sono morti e uno sta morendo adesso».
Secondo Affronte, sul luogo stanno convergendo vari esperti dell'Università di Bari e anche dall'Università di Padova. Per lui «Si tratta di un evento eccezionale perché in Adriatico non è assolutamente frequente. Anzi, in Adriatico i capodogli capitano rarissimamente».
Intanto si stanno mobilitando anche i volontari. «Sto cercando di raggiungere la zona via mare - dice Giovanni Furii, biologo che lavora al Centro di recupero tartarughe marine di Manfredonia - ma non sarà facile perché c'è mare grosso da quella parte. Per i cetacei spiaggiati forse non c'è nulla da fare ma, speriamo di poter aiutare gli altri che, al momento, sono a una quarantina di metri dalla riva».
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