Domenica 9 ottobre 2005 è stata la festa dei Nodi EBN Italia alla quale ha aderito entusiasticamente anche il gagliardo nodo pugliese di EBN.
Anche se, vuoi per le dimensioni e vuoi per la "giovinezza" più che un "nodo" sarebbe corretto chiamarlo "fiocchetto".
Insomma il "fiocchetto" EBN di Bari: che fa più tenerezza.
Partenza dalla consueta DZ all'ora X-5.
Che sarebbe a dirsi che ci siamo mossi dal solito posto con cinque minuti di anticipo. Adopero questo gergo tipo "kommando" per ragioni di sicurezza. Onde evitare l'intercettazione delle nostre operazioni da parte di elementi con tendenze al Bracco Baldaggio. Hihihi...
Componenti del ferrigno manipolo:
Alice Nuovo. Con al seguito quei chiangoni (N.d.T. grosse pietre) di Giuseppe e Angela. Ma perchè se li porta sempre appresso non l'ho ben capito. Filippo D'Erasmo (da qui in poi denominato "Una Brava Persona") e io: latore coatto/precettato del presente.
Prima tappa a Molfetta.
Per far vedere bene a "Una Brava Persona" i parrochetti monaci e per prelevare Angelo Nitti. Ma in realtà più per i parrochetti: meravigliosi. Illuminati dal sole del mattino sembrano smeraldi volanti. E che gibbillero (N.d.T. chiasso) che fanno!!! Preso il Nitti da casa sua, anche lui è un "infiocchettato", ci ha confidato che aveva già fatto un passaggio al suo SPAG (Spunto Preferito Avvistamento Gabbiani)!!! Questa sì che è determinazione... Secondo me un giorno o l'altro gli ardeidi molfettesi si coalizzeranno contro lo "specchiettista" e gli faranno un pagliatone. Occhio.
Arriviamo a Margherita di Savoia. Qui io e il Nitti avvistiamo due "polacche alla nutella" in fase nidificante, la famiglia Nuovo un "cornetto misto" maschio dominante.
Prima tappa seria. Uno spiazzo. Che potete vedere nelle foto. C'è una sbarra con passaggio pedonale e antistante un posto per lasciare le auto. Di modo da non causare incidenti. Entriamo, piazziamo i cannocchiali e dopo cinque minuti arriva la forestale che ci fa notare che ci eravamo introdotti in un'area interdetta. Ma come!? C'è la sbarra col passaggio pedonale. Le macchine stanno fuori. Il cartellone che illustra le specie locali è a venti metri all'interno e noi ci sia a fianco... Poi ho capito. Il bird watcher deve stare fuori. E nel caso non riesca a vedere niente può esercitarsi "sbinocolando" o facendo "digiscoping" al cartellone.
Uè questa sì che è organizzazione!!!
I forestali ci dicono pure, udite-udite, che domenica 9 ottobre era giornata di "porte aperte" alle aree protette... E di noi nessuno ne sapeva niente. Anche questa è una tattica astutissima: non diciamo niente a nessuno, manteniamo il riserbo assoluto, ancora che approfittando dell'iniziativa di "apertura" intere colonie di bracconieri si introducono nelle oasi protette con banda di pifferi e tamburi in testa.
Grandi. Bene così!
Nel frattempo abbiamo anche incotrato una "banda" di birdwatcher abruzzesi, scesi per vedere i fenicotteri, e anche loro non sapevano niente di niente. L'idea della segretezza ha avuto pieno successo! Alle dodici ha cominciato a piovere e con calma ci siamo diretti verso le paludi sipontine lasciandoci alle spalle tre (3) Morette Tabaccate quale avvistamento di rilievo nella zona. Alle paludi sipontine un Falco Pescatore ha dovuto quasi tuzzuare (N.d.T. bussare)alla spalla di Filippo prima di essere visto. Entusiasmo generale. Ha pure accennato un paio di picchiate ripensandoci sul più bello. Qui si è fatta sentire, pesante, l'assenza del Musico e del suo "cannuolo" fotografico. Data la vicinanza del soggetto la fototeca di Argonauti si sarebbe certamente arricchita di foto molto arrapanti.
E siamo andati a mangiare. E abbiamo mangiato. E qui, che ve lo dico a fare... lo sapete, ci conoscete.
A tavola ci ha raggiunto Talamo Ventura. Un esaltato! In senso buonissimo. Una di quelle rare persone entusiaste al massimo.
Competenti e per niente spocchiose. Raccomandato! Presto il sito Argonauti si arrichirà di una serie di filmini "spinti" da lui realizzati. Uno dei quali dalla fortissima tensione erotica. Non vi posso anticipare di più.
Dopo pranzo, in fase catalettico-digestiva, appuntamento con altri amici. Tra questi: Antonio Digaeta (tuttattaccato) esperto fotografo e birdwatcher che ci ha messi a parte di un suo trucco per mimetizzarsi.
Si traveste da frigorifero rottamato. Davvero. Si mette addosso il cartone di un frigorifero... e và.
Geniale!!!
Insomma, la pioggia ce la siamo scansata, la temperatura era di circa: si stava proprio bene, il vento debolissimo dal quadrante orientale. In conclusione un'altra bella giornata in compagnia della parte buona dell'umanità.
Passo alla parte palloso-scientifica elencando le specie allumate:
Gabbiano comune
Gabbiano reale
Gabbiano roseo
Gabbiano corallino.
Tuffetto
Cormorano
Svasso maggiore
Garzetta
Airone cenerino (Ma quanti ce ne sono! Bellissimi. Come facciano ad essere così numerosi non l'ho capito. Forse essendo grigi si mimettizzano col cemento delle costruzioni abusive? Bravi, avanti così.)
Airone bianco maggiore
Spatola
Fenicotteri (niente "minori")
Volpoca
Alzavola
Morette tabaccate (3)
Falco Pescatore (tostissimo! Alle Paludi Sipontine)
Gheppio
Falco di palude
Poiana
Folaga
Gallinella d'acqua
Avocetta (finissima!)
Corriere grosso
Fratino
Gambecchio
Usignolo di fiume (al canto)
Saltimpalo
Zompafossi (no, questo no... era per vedere se stavate attenti... Hihihi!!!)
Storno
Cappellaccia
Beccapesci
Tortora dal collier
Passera mattugia
Passera domestica
Pettirosso
Parrocchetto monaco
Chiurlo
Beccamoschino
Cornacchia grigia
Totano moro
Piovanello pancianera (questi mentre li guardavo al cannocchiale viene Giuseppe e mi fà: lo sai perchè si chiamano "pancianera"? Al chè gli volevo chiavare il cavalletto nei sensi ma Angelo e Filippo coadiuvati da sette "forestali" e due bracconieri mi hanno bloccato.)
Piropiro piccolo
Pantana (che nome per un limicolo!!!)
Pettegola (a iosa)
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