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Luigi Rignanese
Moderatore
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Inserito il - 26/06/2007 : 17:08:47
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So, Mirella, che tu e Vilmer avete guidato una escursione sul Pollino il 24 giugno scorso. Sarebbe interessante vedere un bel reportage fotografico, illustrandoci in particolare gli aspetti organizzativi, la lunghezza del percorso, la durata e quant'altro ritieni opportuno per spiegare a chi, come me, non conosce bene il trekking. Naturalmente sar? sempre gradito qualche bel paesaggio.
Luigi
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Luigi Rignanese Manfredonia (FG)
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Vilmer77
Moderatore
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Inserito il - 26/06/2007 : 23:45:13
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Ciao Luigi, una piccola anticipazione alla nostra escursione l'avevamo data sul forum (con un piccolo contributo fotografico) nella sezione "montagne" (vedi qui:http://www.argonauti.org/forum/topi...OPIC_ID=1755). Qualche altro dettaglio di vostro interesse lo metteremo, volendo possiamo mettere proprio la scheda tecnica completa o aggiungere altre informazioni sul luogo/flora/fauna/storia, ma passo la palla a Mirella.
P.S.: ci sarebbe piaciuto portare con noi anche qualche argonauta, quando volete il calendario completo delle nostre escursioni lo trovate qui: http://www.argonauti.org/forum/topi...TOPIC_ID=634
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Vilmer ________________________ camminando si conosce |
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Luigi Rignanese
Moderatore
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Inserito il - 27/06/2007 : 10:17:36
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Se possibile, diamo anche un volto a Vilmer e a Mirella ....
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Luigi Rignanese Manfredonia (FG)
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mira_campo
Moderatore
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Inserito il - 29/06/2007 : 10:59:44
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Grazie, Luigi, per l'interesse verso questa escursione. In effetti la scheda tecnica sul sito dell'associazione raccoglie qualsiasi tipo di dettaglio a riguardo (lunghezza, tipo di sentiero, tempo di percorrenza, eventuali difficolt?, ecc) magari ci incollo il link qui sotto, sempre se lo trovo (altrimenti Vilmer lo far? x me!).
Quello che posso aggiungere ? che le nostre sono delle lunghe passeggiate-escursioni, come trekking vero e proprio si intende quello plurigiornaliero, zaino in spalla a scarpinare per sentieri, mulattiere e quant'altro, nel pieno rispetto della natura.
Quindi fondamentalmente basta essere in salute ed avere una buona propensione per il camminare, oltre ad una passione per la natura per poter affrontare (quasi) qualsiasi escursione.
Purtroppo di foto a parte quelle inserite nella sezione montagna (scattate durante il sopralluogo) quel giorno non ne ho scattate molte, perch?, in qualit? di organizzatrice dovevo seguire i partecipanti pi? da vicino, guidarli, ecc. inoltre, il fotografo ufficiale del gruppo ne ha scattate per tutti.
Posso allegare il link del mio resoconto, ma questo appunto ? un semplice racconto di come ? andata la giornata, sensazioni, ecc. http://www.falconaumanni.it/index.p...72&Itemid=40
Magari allegher? la foto del gruppone (eravamo in 20, non tantissimi) appena la pubblicano sul sito; l? ci siamo anche io e Vilmer.
Spero di essere stata esauriente e di aver soddisfatto almeno in parte le tue curiosit?, se c'? qualcosa in particolare che ti/vi viene in mente, bsta chiedere.
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Mirella Campochiaro, Altamura (BA) |
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mira_campo
Moderatore
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Inserito il - 03/07/2007 : 19:06:34
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Sono riuscita a recuperare, tra i meandri del web, la scheda tecnica dell'escursione, ora vi copio-incollo qualche pezzettino.
LA FALCONARA, TRA GEOLOGIA, STORIA E NATURA
Caratteristiche tecniche
Numero massimo di partecipanti: 25 persone Difficolt?: EE Cartografia IGM: 1:25000 Foglio n?221 I NO Terranova di Pollino Punto di partenza: Rifugio Segheria nel comune di Terranova di Pollino Lunghezza del percorso: 13-14 Km. Dislivello totale: circa 380 m Tempi di percorrenza: 7-8 ore soste incluse. Orario di partenza da Matera: ore 7:00 dal piazzale antistante la stazione Punti di rifornimento idrico: fontana Chidichimo all?inizio del percorso ed un?altra pi? o meno a met? percorso (non sempre le fontane sono utilizzabili per la scarsa portata d?acqua).
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Mirella Campochiaro, Altamura (BA) |
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mira_campo
Moderatore
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Inserito il - 03/07/2007 : 19:17:20
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DESCRIZIONE DEL PERCORSO: Si percorrer? uno dei sentieri fra i meno battuti dagli escursionisti, non per questo per? privo di fascino. Il percorso, che ha inizio nei pressi del rifugio si snoder? per una serie di ambienti molto diversi fra loro. Prima un breve tratto in faggeta (qui incontreremo la sorgente "Chidichimo"), poi seguiremo la strada forestale che ci accompagner? fin sotto la Falconara; essa si snoda tra terreni un tempo coltivati, che stanno subendo un processo di rinaturalizzazione da parte di specie pioniere come il melo selvatico, le felci, rovi, rosa canina e perastri. Giungeremo in poco tempo in un pianoro dove vedremo sulla nostra sinistra la sagoma a sella di cavallo della Falconara, mentre sulla nostra destra una sorgente senza nome consentir? di rinfrescarci e magari osservare qualche esemplare di rana appenninica. Poco pi? avanti la strada si biforca: prendendo la diramazione di sinistra, in discesa, ci avvicineremo alla montagna ?piramidale?, costeggiandone l'imponente parete sud a lungo. Potremo ammirare da una parte l?inquietante verticalit? della montagna, dall?altra uno spettacolare vista su alcune fra le pi? alte vette del parco: la Timpa di San Lorenzo, la Manfriana, Serra Dolcedorme e Serra delle Ciavole. Arrivati in localit? Colle di Conca si lascia la strada e si prosegue senza un vero sentiero, in salita, ripida fin sulla vetta. L'ascesa ? davvero ardua con pendenze da capogiro e per giunta verr? affrontata nelle ore pi? calde della giornata. Una volta arrivati in cima la fatica verr? ripagata: si godr? una meravigliosa vista aerea sulla alta valle del torrente Raganello, su Destra delle donne, su Serra di Crispo, sul Monte Sellaro, sulla Timpa di Pietrasasso e Toppo Vuturo. Scendendo poi lungo il crinale in direzione nord-ovest raggiungendo nuovamente la sorgente senza nome e saliremo in direzione di un casolare in un pascolo. Dopo qualche centinaia di metri prenderemo l?imbocco di un sentiero nella faggeta; la strada, ombreggiata, prosegue in lieve salita fino allo splendido pianoro denominato "Piano Iumento". Continuando giungeremo a Piano Cardone, e dopo esserci fermati a guardare per l?ultima volta il paesaggio, scenderemo in un bosco misto faggio-abete fino al rifugio "Segheria", dove riprenderemo le auto.
Spero non risulti noioso, ho cercato di snellire quello che ho potuto!
Mirella
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Mirella Campochiaro, Altamura (BA) |
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Luigi Rignanese
Moderatore
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Inserito il - 04/07/2007 : 08:29:21
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Grazie, Mirella, per le precise informazioni. Che significato ha la doppia E?
Ciao da Luigi
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Luigi Rignanese Manfredonia (FG)
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mira_campo
Moderatore
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Inserito il - 04/07/2007 : 13:47:12
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E (escursionistica) x E(esperti)
c'? una legenda universale che indica le difficolt? di ogni escursione:
T-turistica : facile, poco impegnativa, alla portata di tutti Itinerario non lungo su stradine o larghi sentieri sempre evidente che non necessita di capacit? di orientamento. Non tocca mai quote elevate e richiede una normale preparazione fisica alla camminata.
E - escursionistica : facile, ma richiede un certo allenamento per la lunghezza del percorso e/o dei dislivelli da superare. E' un itinerario che si snoda su sentieri di ogni genere o su tracce evidenti, anche su pascoli e non presenta di norma tratti esposti o, nel caso di brevi passaggi o traversate su ripidi pendii, presenta protezioni come barriere o cavi. Pu? richiedere un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del terreno montagnoso e necessita di allenamento alla camminata e di calzature ed equipaggiamento adeguato.
EE - escursionistica per esperti : impegnativa, richiede un buon allenamento e sicurezza nel superare tratti di sentiero esposto; E' un itinerario che per la lunghezza ed il tipo di terreno implica buona capacit? di approccio ai vari tipi di fondo ed ottima forma fisica. Si snoda su sentieri o tracce su terreno impervio e/o infido; raggiunge di norma quote anche elevate e pu? attraversare pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento e tratti rocciosi con lievi difficolt? tecniche. Necessita di buona esperienza di montagna e dell'ambiente alpino, passo sicuro ed assenza di vertigini, nonch?, di attrezzatura adeguata e conoscenza delle tecniche di orientamento. EEA - escursionistica per esperti con attrezzatura : molto impegnativa, da affrontare con attrezzature specifiche; E' un itinerario che si snoda su percorsi attrezzati o vie ferrate su cui ? indispensabile l'uso di imbracatura, moschettoni etc.. E' anche il caso di percorsi di difficolt? EE su cui ? indispensabile predisporre corde fisse per l'attraversamento di piccoli tratti di nevaio non pianeggiante o brevi tratti esposti su roccia. [Indietro]
( http://www.falconaumanni.it/index.p...30&Itemid=31 )
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Mirella Campochiaro, Altamura (BA) |
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mario
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Inserito il - 08/07/2007 : 10:55:14
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Buona giornata sono di Lagonegro mi chiamo Mario . Sono nella fase esplorativa .Quando sar? capace di muovermi nel forum entrer? nel tema.
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giuseppe nuovo
Amministratore
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Inserito il - 08/07/2007 : 11:01:02
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Benvenuto Mario.... e ... ai tuoi prosssimi interventi dalla tua bellissima zona
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Giuseppe Nuovo Bari argonauti@ymail.com http://www.argonauti.org
il database per il naturalista http://www.bio-log.it |
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mario
Nuovo Utente
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Inserito il - 08/07/2007 : 16:24:51
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Salve giuseppe ho capito che sei di bari. Voi pugliesi siete molto appassionati di montagne perch? vi ritrovo spesso nei vari siti che trattano di montagne. Giuseppe quanti anni hai io ben 54 sono insegnante di scienze geologo e , naturalmente amante di montagna .
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mira_campo
Moderatore
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Inserito il - 09/07/2007 : 13:50:01
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Mario anche io colgo l'occasione x un saluto di benvenuto! Forse ? anche vero che amiamo partiolarmente la montagna, perch? ne abbiamo davvero poche nel nostro territorio.
Mirella
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Mirella Campochiaro, Altamura (BA) |
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Luigi Rignanese
Moderatore
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Inserito il - 30/07/2007 : 08:14:32
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Ho visto la foto di gruppo, ma non ho idea di chi sia Vilmer o Mira. Io ci provo: quei due nella parte centrale della fila in alto ...
Luigi
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Modificato da - Luigi Rignanese in data 30/07/2007 08:17:32 |
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Luigi Rignanese Manfredonia (FG)
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