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Scuole di Ecologia all’aperto

Per i ragazzi è importantissimo fare esperienze pratiche e non solo teoriche.
E' per questo che tante scuole escono dalle aule e fanno esperienze concrete, all'aperto, a contatto con gli ambienti naturali, con gli animali, con gli alberi, respirando a pieni polmoni. Le scuole di ecologia all'aperto sono i luoghi ideali per offrire veri e propri itinerari di educazione ambientale nei quali scoprire il mondo che ci circonda attraverso l’uso di tutti i sensi.
Fare scuola all'aperto ha un profondo significato educativo: significa ritrovare i collegamenti, ricostruire il legame col mondo naturale, col mondo agricolo, organizzato sul fare e sull'uso intelligente delle mani. Si usano quindi le scienze naturali, le tecnologie appropriate, le scienze umane ed il gioco come strumenti per comprendere le conseguenze dei piccoli e grandi gesti quotidiani. Si comprendono le relazioni fra la natura, la storia, la cultura di un determinato territorio.
E' questo che viene offerto ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze nelle fattorie didattiche o più in generale nelle scuole di ecologia all'aperto.

Le Fattorie Didattiche sono aziende agricole, meglio se condotte con le tecniche dell'agricoltura biologica, nelle quali si fa scuola all’aperto in maniera viva e attiva; si tratta di aule all'aperto dove i ragazzi imparano a conoscere la vita degli animali e l’origine dei prodotti che consumano.

L’Agricoltura Biologica.
Anche le pratiche agrarie e l’allevamento del bestiame sono causa d’inquinamento. L’uso dei diserbanti, dei pesticidi, degli antiparassitari causa danni notevoli all’ambiente e quindi alla salute dell’uomo. Le sostanze chimiche si fissano alle piante e vengono ingerite dagli animali erbivori; con la pioggia vanno nei fiumi e nel mare oppure penetrano nel terreno giungendo nelle falde acquifere sino agli acquedotti. Entrano quindi nelle catene alimentari e si concentrano nell’organismo umano che si nutre di vegetali, erbivori ed animali carnivori. L’agricoltura biologica è un sistema che elimina l’uso delle sostanze chimiche.
Fare agricoltura biologica non è riducibile solo ad una scelta tecnica ma presuppone una scelta etica: produrre cibi sani, nel massimo rispetto dell’ambiente, curando il terreno come un elemento vitale, non inerte.
In agricoltura biologica la concimazione non cerca di nutrire direttamente le piante, ma rende il terreno fertile, attraverso il lavoro dei microrganismi del suolo, che elaborano e forniscono alle piante tutte le sostanze necessarie al loro sviluppo. La fertilizzazione biologica si basa sull’apporto di humus, ottenuto compostando la materia organica, letame, verdure di scarto e compost.
La rotazione alterna colture che impoveriscono il terreno con altre che, per le loro caratteristiche, ne migliorano la struttura e la fertilità (leguminose).
Piante diverse, consociate in uno stesso terreno, si aiutano a vicenda nella crescita e nella difesa dai parassiti, attraverso un interscambio di sostanze nutritive e di stimolo reciproco.
Con la lotta biologica si utilizzano gli organismi viventi (animali ed insetti) “utili”, come naturali predatori dei parassiti delle piante, che recano danni alle colture.
Si mantengono e si ricostruiscono gli ambienti naturali che aumentando la biodiversità favoriscono la diffusione degli animali selvatici.

L’esperienza diretta in azienda

E’ qui che abbiamo l’occasione di poter osservare direttamente la provenienza del nostro cibo.
I fagiolini non nascono dentro un barattolo, come spesso pensano I bambini delle grandi città. E il vino non si forma dentro una bottiglia, ma ha origine da grappoli d’uva che sono appesi ai tralci di una vigna.
La realizzazione di una scuola di ecologia all’aperto nasce con l’intento di soddisfare e promuovere, con azioni concrete, l’apprendimento e la comprensione dei fenomeni naturali e dei cicli biologici, e di riscoprire la cultura contadina, che da sempre è stata legata all’alternanza delle stagioni e allo scorrere del tempo biologico.
Il grano nasce dal seme; dalla pianta si ottiene il chicco e dai chicchi la farina; dalla farina il pane.
Sono tante le possibilità di imparare nelle scuole di ecologia all’aperto. Ogni laboratorio diventa strumento educativo che apre la mente a piccoli universi, così vicini ma quasi sempre inesplorati.

LA STALLA, L’OVILE, IL POLLAIO
Quanto entusiasmo manifestano i bambini alla vista di un qualsiasi animale da cortile, come oche, anatre, conigli. O quando vedono vacche, cavalli, pecore, asini liberi o in stalla. Pensiamo all’esperienza di raccogliere le uova nel pollaio, oppure mungere una pecora e lavorarne il latte per produrre formaggio, burro o ricotta.

LE ABILITA’ MANUALI
Chi di noi riesce a pensare ad un bimbo o ad una bimba che pianta chiodi? Eppure questa è una esperienza fattibile e offre ai piccoli un’occasione per mettere alla prova il coordinamento visivo-manuale. Avere un laboratorio delle mani vuol dire offrire ai bambini il diritto all’uso delle mani, uno dei diritti più disattesi della nostra società, dove tutto è già preconfezionato.
Il laboratorio delle mani per l’autocostruzione dei giocattoli è un luogo in cui i bambini imparano ad usare utensili e materiali di recupero e naturali come legnetti, foglie, semi, argilla e cartapesta.... Nidi artificiali e mangiatoie: ecco alcuni esempi concreti di lavoro coi ragazzi. Infine un laboratorio della manualità è l’occasione per utilizzare le mani in tutte quelle lavorazioni che sono tipiche della casa rurale: la preparazione della marmellata, delle conserve nonchè la lavorazione della farina per trasformarla in pane o pasta.

studio con apertura di borre di gufo comune

 
 

costruzione di nidi artificiali per cince

panificazione

cartapesta

IL MONDO DELLE API
L’arnia didattica è un utile e pratico strumento per fare osservare da vicino ai bambini l’affascinante mondo delle api.
Le api non sono utili solo perchè fanno il miele: col loro girovagare di fiore in fiore impollinano molte piante e questo aumenta moltissimo la biodiversità e la produzione di frutti.
Se la stagione è giusta si passa poi all’osservazione e perchè no alla pratica della smielatura. Il miele è un prodotto che quasi tutti I bambini sono disposti ad assaggiare.

MANGIATOIE E NIDI ARTIFICIALI
Ciò che determina la presenza degli animali selvatici (come cince, rondini, rapaci notturni, ricci, pipistrelli, anfibi ed insetti “utili”) all’interno di un territorio naturale o urbanizzato che sia, è la disponibilità alimentare. Poi è indispensabile un luogo dove possono rifugiarsi, riposare e riprodursi.
Pertanto dare da mangiare agli animali o costruire nidi e tane artificiali, ci permette di poterli osservare da vicino, aiutarli a superare l’inverno ed incrementare la presenza di animali amici utili nella lotta biologica.

NEL SOTTOSUOLO
Non è facile immaginare cosa c’è sotto, nella zolla di terra, dove si trovano le radici delle piante, dove vivono talpe, lombrichi e altri animali, funghi, batteri ed acqua. Lo studio del sottosuolo è importante perchè aiuta a comprendere come è strutturato il terreno nella parte sottostante.

Carsismo e Grotte.
L'esplorazione delle grotte è sicuramente una delle più antiche attività umane, dato che nella preistoria le caverne erano molto ricercate;
oggi vi è la possibilità di scoprire un mondo misterioso, con pareti e precipizi, con fiumi avvolto nell'oscurità;
si impara a scoprire e vedere le nostre colline non solo dalla superficie, ma dall'interno, scoprendone il volume, la costituzione delle rocce calcaree e le falde acquifere.

ORTO BIOLOGICO
Coltivare un orto biologico, insieme ai bambini, è un’occasione unica per capire come si produce il cibo. Ci si accorge allora che non esistono prodotti nati direttamente nei barattoli. Appena la stagione lo permette le piante vengono seminate e piantate, fioriscono, vengono impollinate, fruttificano; segue infine la raccolta di frutta e verdura. Fra una fase e l’altra ci sono tutte le pratiche agronomiche in cui possono essere coinvolti gli studenti: preparazione del terreno, distribuzione del compost, triapianto delle piantine o semina, raccolta.

STAZIONE DI COMPOSTAGGIO ovvero come differenziare i rifiuti
Uno degli elementi che caratterizza un’azienda agricola biologica è sicuramente l’utilizzo del compost come ammendante e concime.
La stazione di compostaggio è un utile strumento per comprendere la necessità della raccolta differenziata dei rifiuti.
Durante una visita vi sarà la possibilità, dopo aver consumato la merenda, di buttare i rifiuti organici dentro la stazione di compostaggio.

SPAZI NATURALI
Siepi, incolti, boschetti, svolgono una funzione ecologica importante; e’ in questi ambienti che compiono il loro ciclo biologico gli animali selvatici predatori dei parassiti delle colture agricole.
Comportano un potenziamento della biodiversità; forniscono materie prime come il legname; proteggono dal vento; rappresentano un rifugio per molte specie animali; le radici proteggono il suolo dall’erosione prodotta dal ruscellamento dell’acqua. A primavera ci abbelliscono con fiori profumatissimi che attirano api e molti altri insetti impollinatori. In autunno si ricoprono di frutti e bacche saporite: ricca riserva alimentare per uccelli, ricci, topolini e persino la volpe!

GIARDINO NATURALE
Si caratterizza per la presenza di uno spazio verde, caratterizzato dalla presenza di piante autoctone, visto non solo in funzione ornamentale, ma ideato e curato con lo scopo di creare anche le condizioni per la la vita degli animali selvatici.

PASSEGGIATA NATURALISTICA

Si caratterizza per l’esplorazione attenta di un luogo del tutto naturale caratterizzato dalla massima diversità di ambienti e microambienti (Murgia, muretti a secco, fossi, lame, prati, bosco, stagno, fiume…), apparentemente scollegati tra loro, ma in grado di ospitare una ricca e diversificata flora e fauna.
E’ una ghiotta occasione per trovare uno spazio dove fermarsi ad osservare, attraverso l’uso di tutti i sensi, lo spettacolo della natura, uno spettacolo a presa diretta.

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