Descrizione
Il più piccolo degli avvoltoi europei (apertura alare 155-170cm.),
il Capovaccaio è facilmente riconoscibile da adulto per la tipica colorazione bianca e nera, simile ad una cicogna, la
corta coda bianca e cuneiforme e le parti nude di capo e collo giallo-arancio.
I giovani dell’anno presentano piumaggio più
o meno uniformemente scuro, coda più chiara, soprattutto inferiormente,
e parti nude del capo grigio-blu. I Capovaccai impiegano 4-5 anni
per “vestire” il piumaggio da adulto, con passaggio molto
graduale e variabile, e, almeno per quanto riguarda le popolazioni
migratrici come quelle italiane, difficilmente fanno ritorno nei siti
riproduttivi prima. Durante questi primi anni di vita, comunque, un
carattere che rimane costante del piumaggio è la presenza di
un collare scuro di piume lanceolate che diviene chiaro solo con l’acquisizione
della livrea da adulto.
Habitat
Gli ambienti elettivi del Capovaccaio sembrano essere le zone aperte
di pascolo brado, macchia mediterranea o gariga, con scarsa copertura
arborea; può abitare ambienti degradati e aridi ma tipicamente
preferisce tenersi lontano dal disturbo antropico e in vicinanza di
un corso d’acqua. Importantissima per la costruzione del nido
è la presenza di pareti rocciose tranquille e dominanti.
Alimentazione
Il Capovaccaio è un necrofago, si nutre, cioè, di animali
morti, assolvendo ad una importantissima funzione di spazzino; in
effetti, però, questi uccelli possono cibarsi anche di prede
vive quali larve, insetti, anfibi, testuggini o pulli di altri uccelli,
che assicurano un elevato apporto energetico importante soprattutto
durante l’allevamento dei piccoli.
testo di Fabio Mastropasqua