Descrizione
Uccello strettamente acquatico dall’aspetto
robusto, delle dimensioni di un’oca. In acqua il profilo è
tipicamente arcuato con gran parte del corpo sommerso e coda bassa;
il collo appare corto e robusto, la testa massiccia che si continua
nel becco pesante, portato orizzontale (non all’insù
come nei Cormorani).
Durante il periodo riproduttivo gli adulti presentano il
capo interamente nero con striature bianche sui lati del collo, becco
scuro, petto bianco e dorso nero con gocciolatura bianca che sulle
spalle si infittisce a formare una sorta di scacchiera.
Questa colorazione spesso viene mantenuta fino all’inizio dell’inverno quando, con la muta, gli adulti assumono una colorazione nel complesso
più “smorta” con il dorso uniformemente bruno,
le parti inferiori del capo chiare, becco grigio-bianco e un tipico
collare più scuro che si interrompe , però, nella parte
anteriore sulla candida gola (foto).
I giovani assomigliano agli adulti d’inverno ma sono
generalmente più chiari.
In volo il collo è tenuto un po’ cascante e le zampe
lobate, molto arretrate, sporgono oltre la corta coda.
Habitat
Nidifica solitamente nei grandi e profondi laghi
del Nord Europa dove costruisce il nido sul terreno, su isolotti o
promontori erbosi; in inverno, invece, la si rinviene più facilmente
lungo le coste.
Alimentazione
La strolaga si ciba fondamentalmente di pesci, ma
non disdegna crostacei, soprattutto gamberi, o insetti in particolar
modo per l’alimentazione dei piccoli. La preda viene individuata
a vista dalla superficie e poi inseguita con un tuffo, in genere tra
i due e i quattro metri di profondità.
Testo di Fabio Mastropasqua