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Ros
Utente Master


Inserito il - 19/10/2007 : 19:30:39  Link diretto a questa discussione  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ros Aggiungi Ros alla lista amici  Rispondi Quotando
Da tempo desideravo immergermi nelle acque del Mar Piccolo di Taranto, purtroppo conosciuto da tutti come uno dei posti pi? inquinati e degradati d?Italia. In effetti, qui come non mai, la Natura ? stata profondamente violentata e sfruttata.

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Tra i pali di allevamento delle cozze, attivit? da sempre realizzata in queste acque, ? per? ancora possibile emozionarsi...




 Regione Puglia  ~ Prov.: Taranto  ~ Città: Taranto  ~  Messaggi: 2804  ~  Membro dal: 23/11/2006  ~  Ultima visita: 17/09/2013

Ros
Utente Master


Inserito il - 19/10/2007 : 19:32:38  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ros Aggiungi Ros alla lista amici  Rispondi Quotando
Appena immersa la sensazione non ? piacevole; l?acqua ? molto torbida e la visibilit? ridottissima.
Perdo quasi subito il contatto visivo con gli altri sub e resto sola (tanto per cambiare ) in questo mare verdastro.
Finalmente arrivo nelle vicinanze di uno dei pali di legno e non credo ai miei occhi...la superficie ? completamente ricoperta da una elevatissima variet? di specie animali, la maggior parte delle quali non avevo mai visto in vita mia.

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Ros
Utente Master


Inserito il - 19/10/2007 : 19:36:40  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ros Aggiungi Ros alla lista amici  Rispondi Quotando
Gli organismi filtratori sono dominanti.
Innumerevoli policheti sedentari a mo? di fiori crescono sulle strutture sommerse, estrofletttendo le loro branchie piumose per trattenere piccole particelle alimentari.

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Ros
Utente Master


Inserito il - 19/10/2007 : 19:38:46  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ros Aggiungi Ros alla lista amici  Rispondi Quotando
Le specie pi? appariscenti sono Sabella spallanzani

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e Branchiomma bombyx, quest?ultima specie alloctona.

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Ros
Utente Master


Inserito il - 19/10/2007 : 19:40:24  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ros Aggiungi Ros alla lista amici  Rispondi Quotando
Alcuni pali sono totalmente avvolti dai tentacoli di attinie (Anemonia viridis) tanto da non essere possibile distinguere i singoli esemplari.

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Ros
Utente Master


Inserito il - 19/10/2007 : 19:43:01  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ros Aggiungi Ros alla lista amici  Rispondi Quotando
Un?altra specie di attinia circondata dai tubi bianchissimi di serpulidi.

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E questa invece immersa in una moltitudine di ascidie dal corpo semitrasparente (Clavelina sp.).

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Ros
Utente Master


Inserito il - 19/10/2007 : 19:45:14  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ros Aggiungi Ros alla lista amici  Rispondi Quotando
Queste ascidie coloniali, come fili d'oro, rivestono una stiela (Styela plicata).

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Ros
Utente Master


Inserito il - 19/10/2007 : 19:46:54  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ros Aggiungi Ros alla lista amici  Rispondi Quotando
Colano dai pali grosse ascidie biancastre (Giuseppe hai visto ho trovato anch?io qualcosa di ?colante? )

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Ros
Utente Master


Inserito il - 19/10/2007 : 19:48:12  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ros Aggiungi Ros alla lista amici  Rispondi Quotando
Una piccola boa si ? trasformata in un ?bouquet? di ascidie (Styela plicata e Clavelina sp.).

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Ros
Utente Master


Inserito il - 19/10/2007 : 19:49:31  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ros Aggiungi Ros alla lista amici  Rispondi Quotando
Non mancano i nudibranchi questo doride (Dendrodoris limbata) si muove lentamente su colonie di idrozoi.

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Ros
Utente Master


Inserito il - 19/10/2007 : 19:53:14  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ros Aggiungi Ros alla lista amici  Rispondi Quotando
E sul fondo ricoperto da un fitto strato di alghe verdi filamentose (Chaetomorpha sp.) un grosso esemplare di Melibe fimbriata, specie lessepsiana (cio? introdotta attraverso il Mar Rosso nel Mar Mediterraneo), che qui ha trovato il suo ambiente ideale.

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Particolari sono le sue cerata, piatte appendici dorsali.

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Vorrei sottolineare che le foto rendono solo minimamente idea della straordinaria comunit? che vive celata sotto le maledette ciminiere, come in un inspiegabile paradosso.

Saluti a tutti
Rossella




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gli Sgrilli
Utente Master


Inserito il - 19/10/2007 : 21:11:13  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di gli Sgrilli Aggiungi gli Sgrilli alla lista amici  Rispondi Quotando
Ros a cosa credi sia dovuto questo fenomeno?
L'elevata quantit? di nutrienti credo giochi un ruolo fondamentale e in posti dove l'acqua sembra "sporca" la densit? di animali ? spesso elevatissima....lo sanno bene i pescatori in apnea che in genere prediligono zone in cui ci sono scarichi a mare o addirittura posti in cui sfociano fiumi (vedi Fortore o Capoiale a foce Varano)...





  Firma di gli Sgrilli 
Fabio Ferragonio

 Regione Puglia  ~ Prov.: Foggia  ~ Città: Foggia  ~  Messaggi: 1037  ~  Membro dal: 10/05/2007  ~  Ultima visita: 19/01/2010 Torna all'inizio della Pagina

Ros
Utente Master


Inserito il - 20/10/2007 : 17:09:25  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ros Aggiungi Ros alla lista amici  Rispondi Quotando
Indubbiamente l?arricchimento di materia organica e la successiva mineralizzazione (ad opera di batteri aerobi) in nitrati e fosfati inorganici, crea temporaneamente un miglioramento delle condizioni trofiche delle acque.
Sottolineo temporaneamente perch? in ambienti caratterizzati da un forte input di materia organica, all?iniziale gigantesco sviluppo di comunit? animali e vegetali pu? seguire un?altrettanto rapida e completa desertificazione biologica.

Mi spiego meglio: in acque povere di nutrienti (oligotrofiche) i produttori (alghe e fitoplancton), che necessitano di sali minerali per crescere e riprodursi, sono in numero modesto. Chiaramente se gi? i produttori sono pochi, i consumatori primari (erbivori e zooplancton) saranno ancora meno e cos? via attraverso la catena trofica.

In acque arricchite di materia organica (eutrofiche) la situazione ? nettamente diversa: esplosioni fitoplanctoniche forniscono cibo per un gran numero di consumatori primari che a loro volta vengono mangiati da piccoli carnivori, ecc. ecc.

Questa situazione apparentemente ottimale, che si ritrova appunto in luoghi inquinati dove esistono scarichi civili, industriali o di origine agricolo-zootecnica ? soggetta per? a capitolare non appena gli input di materia organica eccedono quella che ? la naturale capacit? portante del sistema.

L?arricchimento eccessivo provoca infatti da un lato lo sviluppo abnorme del fitoplancton che pu? raggiungere densit? di milioni di cellule per litro d?acqua e dall?altro un notevole consumo di ossigeno utilizzato dai batteri aerobi per degradare la materia organica (oltre agli input antropici anche tutte le cellule fitoplanctoniche morte).
I livelli di ossigeno incominciano quindi ad abbassarsi nel corpo idrico raggiungendo, nelle situazioni peggiori, valori prossimi allo zero. In totale assenza di ossigeno i batteri anaerobi sul fondo continuano a degradare la materia organica liberando idrogeno solforato, ammoniaca e metano che provocano la completa desertificazione dell?ambiente. Tutti gli esseri viventi aerobi periscono. Queste crisi, denominate crisi distrofiche, spesso si verificano soprattutto nei mesi estivi nel Mar Piccolo e in tutti i luoghi confinati (come lagune e stagni costieri), soggetti a forte arricchimento organico. Hanno termine solo quando avviene un significativo ricambio delle massa d?acqua che apporti nuovo ossigeno disciolto.

Mi scuso per essere stata cos? prolissa

Ciao
Rossella




Modificato da - Ros in data 21/10/2007 10:49:11

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gli Sgrilli
Utente Master


Inserito il - 20/10/2007 : 20:00:09  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di gli Sgrilli Aggiungi gli Sgrilli alla lista amici  Rispondi Quotando
Ecco...volevo arrivare propio al fenomeno dell'eutrofizzazione.
Sei stata chiarisssma...ciao e grazie....




  Firma di gli Sgrilli 
Fabio Ferragonio

 Regione Puglia  ~ Prov.: Foggia  ~ Città: Foggia  ~  Messaggi: 1037  ~  Membro dal: 10/05/2007  ~  Ultima visita: 19/01/2010 Torna all'inizio della Pagina

Ros
Utente Master


Inserito il - 21/10/2007 : 11:00:57  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Ros Aggiungi Ros alla lista amici  Rispondi Quotando
Prego...

Aggiungo che, quando fu coniato, il termine "eutrofizzazione" indicava un processo di miglioramento delle condizioni trofiche delle acque, in seguito ad un volontario arricchimento di sali minerali. Infatti, dal greco il suffisso "eu" significa letteralmente "buono".
Attualmente il significato "ottimistico" ? decaduto e con il termine si definisce un processo di progressivo e anomalo arricchimento organico che provoca, in condizioni estreme, crisi distrofiche.




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Giuseppe Alfonso
Utente Attivo


Inserito il - 22/10/2007 : 09:48:56  Link diretto a questa risposta  Mostra Profilo  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Giuseppe Alfonso Aggiungi Giuseppe Alfonso alla lista amici  Rispondi Quotando
Incredibile Rossella!!! Avevo gi? sentito parlare della straordinaria biodiversit? del Mar Piccolo ma non avevo mai visto alcuna immagine che la ritraeva. Vedo che finalmente sei riuscita a immergerti l?. Le ascidie coloniali della seconda e della decima foto sono incredibilmente belle, non le avevo mai viste come gran parte delle cose che hai fotografato e postato in questo topic. Anche le ascidie colanti hanno attirato la mia attenzione (). Complimenti per le foto e per la eccellente spiegazione eco-biologica, sei impeccabile!



  Firma di Giuseppe Alfonso 
Giuseppe Alfonso

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