Quattro specie di orbettini sono attualmente note: A. fragilis dell’Europa centrale e occidentale, A. colchica dell’Europa orientale e dell’Asia occidentale, A. greca dei Balcani meridionali e A. cephallonica del Peloponneso. Un’ulteriore analisi genetica che ha incluso campioni di museo ha evidenziato che le popolazioni italiane appartengono a un clade distinto, che merita il nome di Anguis veronensis. Si tratta di un ulteriore endemismo per la nostra Penisola. L’analisi dimostra una volta di più come le collezioni zoologiche rivestano un valore scientifico di grande importanza. La ricerca ha visto la collaborazione di erpetologi divarie nazionalità, fra cui di A. Crottini, post-doc al CIBIO (Portogallo) e da tempo collaboratrice del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino.
GvoždíkV., Benkovský N., Crottini A., Bellati A., Moravec J., Romano A., Sacchi R.,Jandzik D., 2013. Anancient lineage of slow worms, genus Anguis (Squamata: Anguidae), survived inthe Italian Peninsula. Molecular Ecology and Evolution,
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1055790313002042