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Phylum / Tipo: Chordata ---> Classe: Aves / Uccelli ---> Ordine: Charadriiformes ---> Famiglia: Scolopacidae

Genere / specie

Calidris alba <
Calidris minuta
> Calidris temminckii
Gambecchio
Little stint

Mola (Ba)
9 novembre 2007

1st w

gambecchio calidris
gambecchio calidris

Margherita di Savoia (Bat)
16 settembre 2007

Margherita di Savoia (Bat)
16 settembre 2007

juv

gambecchio calidris
gambecchio calidris

Molfetta (Ba)
24 aprile 2007

Margherita di Savoia (Fg)
14 settembre 2003
(digiscoping)

a destra un piovanello pancianera

gambecchio calidris
Molfetta (Ba)
maggio 1990

Descrizione
Il gambecchio è un piccolo scolopacide, ha il becco corto (più della stessa testa), dritto e nero anche le zampe sono nere. In autunno gli adulti hanno le scapolari e le copritrici alari nere marginate di color crema, in inverno invece il gambecchio appare superiormente di color grigio opaco, mentre in estate gli adulti sono superiormente di color ruggine con petto fulvo. In volo spicca il candido bianco delle parti inferiori, e delle parti laterali del groppone inoltre sul dorso degli adulti è chiaramente visibile una V bianca ed una sottile barra alare ugualmente bianca; anche il petto ed il collo negli adulti in inverno risultano chiari e poco striati, mentre il giovane appare superiormente rossiccio e nero con evidenti striature color crema.

Alimentazione
Il gambecchio si ciba principalmente di insetti acquatici e delle loro larve, ma si ciba anche di piccoli crostacei, molluschi ed anellidi.

Habitat
L’habitat riproduttivo del gambecchio è costituito da paludi erbose e tundra, nidifica tra cespugli di salici; il nido è una semplice depressione a coppa nel terreno. Durante la migrazione frequenta ambienti molto simili a quelli del piovanello e spesso durante la migrazione lo si avvista proprio insieme a quest’ultimo. La specie è propria di tutta l’Europa orientale e dell’Asia nord occidentale; tali popolazioni in inverno migrano a sud verso il mediterraneo, l’Africa e l’Asia sino a Ceylon. In Italia è da considerarsi specie di doppio passo, da agosto a fine settembre e da aprile a maggio. Nell’Italia meridionale può considerarsi specie parzialmente svernante, mentre in tutto il Paese risulta molto scarso durante l’estate.

testo di Giuseppe Carlucci

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