Descrizione
Il gambecchio nano è un piccolo limicolo simile al gambecchio
ma più grigio di quest’ultimo e con una colorazione più
uniforme che si estende anche a collo e petto che appare leggermente
striato e più chiaro al centro, inoltre il bianco del ventre
si estende sui lati del petto rendendo la livrea generale simile a
quella del piro piro piccolo. Le zampe, a differenza del gambecchio,
sono olivastre o giallognole; in volo spiccano i lati del groppone
e le timoniere esterne bianche, inoltre non presenta nessuna V sul
dorso. All’inizio della primavera superiormente appare di un
grigio-beige spento poi sul dorso appaiono delle “piccole macchie
nere”. I giovani in autunno hanno le penne del dorso marginate
di nero con il bordo chiaro, nel caratteristico “dorso lunettato”.
Sul terreno ha una andatura rapida e veloce. Maschio e femmina non
sono uguali infatti la coda del maschio è leggermente più
lunga di quella della femmina. Ha un volo volteggiante simile al pipistrello
e in branco è poco coordinato, quando si invola allarmato emette
un verso acuto e squillante. Spesso si imbranca con altre specie affini.
Alimentazione
Il gambecchio nano si ciba principalmente di insetti (coleotteri,
ditteri e loro larve), ma non disdegna lombrichi ed altri anellidi.
Habitat
A differenza del gambecchio, il gambecchio nano preferisce le acque
dolci a quelle salmastre. L’habitat riproduttivo è costituito
da paludi erbose e brughiere. In migrazione e svernamento, lo si può
trovare presso rive di stagni, pianure interne e marcite, anche insenature
costiere con copertura vegetale e ruscelli. Nidifica in Europa ed
Asia settentrionale, dal sessantesimo parallelo nord ad oltre il circolo
polare artico. In inverno migra a sud svernando dall’area mediterranea
all’Africa equatoriale. In Italia è da considerarsi specie
di doppio passo ma irregolare, e parzialmente svernante.
testo di Giuseppe Carlucci