Identificazione
Il Gufo comune è uno dei rapaci più rappresentativi
(insieme alla civetta) della ornitofauna notturna della nostra Regione.
Testa, collo e parti superiori delle ali hanno una colorazione fulvo-marroncino
con macchiettature più scure che rendono nel complesso il piumaggio
molto mimetico. Le parti inferiori e i fianchi variano da sfumature
giallo-ocra al castano chiaro con strie e barre nerastre: contrastano
notevolmente con le parti dorsali più scure.
Di notte è possibile distinguere un Gufo comune in volo proprio
dal candore della parte inferiore delle ali (apertura alare 84 -95
cm) in cui sono evidenti delle semilune carpali nere.
Il battito alare risulta essere morbido, alternato ad agili e silenziose
scivolate.
I due sessi sono simili.
Come tutti i rapaci notturni, il Gufo comune ha gli occhi in posizione
frontale all’interno di due dischi facciali divisi da un “V”
centrale, bordata di bianco, che separa i due occhi giallo-arancioni.
Evidenti sono due ciuffetti auricolari: insieme di piccole piume sulla
sommità del capo che cambiano posizione (ritte o più
o meno abbassate) in base agli “stati d’animo” del
rapace.
Per le sue abitudini prettamente notturne è possibile percepire
la presenza di un Gufo comune da borre e deiezioni rinvenibili alla
base di posatoi abituali (es. alla base di pini) individuabili grazie
alle vocalizzazioni tipiche di questa specie: un sommesso e melodico
ripetersi di “uh”.
Habitat
Il Gufo comune ha un’ampiezza trofica elevata:
nella sua dieta rientrano oltre a micromammiferi anche passeriformi,
rettili e invertebrati.
Caccia sorvolando praterie e periferie urbane scandagliando attentamente
il terreno con l’udito alla ricerca di prede.
Spesso è facile osservarlo ai margini di una strada posato
su cartelli stradali o bassi muretti, pronto a lanciarsi rapido e
silente su una nuova preda.
Alimentazione
La specie frequenta zone boscose (spesso pinete)
intervallate da radure o aree coltivate aperte.
Frequenta nelle ore notturne campi coltivati e praterie (area trofica)
e passa le ore diurne mimetizzandosi nel fitto della vegetazione arborea.
I nidi sono ubicati spesso tra le fronde degli alberi, il Gufo comune
può utilizzare anche vecchi nidi di altre specie (es. gazza
).
La specie è rinvenibile sempre più spesso in aree urbane,
nidificando in giardini di città o in rimboschimenti periurbani.
Generalmente, al di fuori della stagione riproduttiva, è una
specie solitaria, ma a volte in inverno è possibile osservare
piccoli gruppi di decine di individui riuniti in un unico sito (roosting).
Perchè il volo del Gufo comune è
silenzioso?
Il motivo del silenzioso volo dei rapaci notturni
è giustificato dall’esigenza di cacciare di notte. Le
prede, essendo generalmente piccoli mammiferi dall’attività
notturna, hanno buon udito e quindi sono in grado di “sentire”
la minaccia di un predatore. Con il loro volo impercettibile i rapaci
notturni riescono a sorprendere la preda che non ha il tempo di nascondersi.
Il volo degli strigiformi è reso silenzioso dal piumaggio più
morbido e lanoso, rispetto a quello dei rapaci diurni, che soffoca
i suoni prodotti dal battito alare. Ciò è ottenuto anche
grazie ad una peculiare sfrangiatura su ciascuna penna primaria esterna
che attenua l’attrito con l’aria.
[foto1 “remigante primaria esterna Asio otus”]
[foto2 “particolare della remigante primaria di Asio otus ”]
Bibliografia consultata
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FERRARA, G., TRIGGIANI, O. 1992. Etologia del Gufo comune nelle Murge
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(red). Atti V Conv. Ital. Orn. Suppl. Ric. Biol. Selvaggina, XVII
pp. 119-122.
testo di Serena Scorrano