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Phylum / Tipo: Chordata ---> Classe: Aves / Uccelli ---> Ordine: Strigiformes ---> Famiglia: Strigidae

Genere / specie

Athene noctua <
Asio otus
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Gufo comune
Long-eared owl

Trinitapoli (Bat)
9 settembre 2007

gufo comune asio
gufo comune asio

Borgo Incoronata (Fg)
6 giugno 2007

pullus

Trinitapoli (Bat)
6 maggio 2007

pullus

gufo comune asio
gufo comune asio

Trinitapoli (Bat)
6 maggio 2007

pullus

Ruvo (Ba)
estate 2005

juv

Cassano (Ba)
14 aprile 1986

Identificazione

Il Gufo comune è uno dei rapaci più rappresentativi (insieme alla civetta) della ornitofauna notturna della nostra Regione. Testa, collo e parti superiori delle ali hanno una colorazione fulvo-marroncino con macchiettature più scure che rendono nel complesso il piumaggio molto mimetico. Le parti inferiori e i fianchi variano da sfumature giallo-ocra al castano chiaro con strie e barre nerastre: contrastano notevolmente con le parti dorsali più scure.
Di notte è possibile distinguere un Gufo comune in volo proprio dal candore della parte inferiore delle ali (apertura alare 84 -95 cm) in cui sono evidenti delle semilune carpali nere.
Il battito alare risulta essere morbido, alternato ad agili e silenziose scivolate.
I due sessi sono simili.
Come tutti i rapaci notturni, il Gufo comune ha gli occhi in posizione frontale all’interno di due dischi facciali divisi da un “V” centrale, bordata di bianco, che separa i due occhi giallo-arancioni.
Evidenti sono due ciuffetti auricolari: insieme di piccole piume sulla sommità del capo che cambiano posizione (ritte o più o meno abbassate) in base agli “stati d’animo” del rapace.
Per le sue abitudini prettamente notturne è possibile percepire la presenza di un Gufo comune da borre e deiezioni rinvenibili alla base di posatoi abituali (es. alla base di pini) individuabili grazie alle vocalizzazioni tipiche di questa specie: un sommesso e melodico ripetersi di “uh”.

Habitat

Il Gufo comune ha un’ampiezza trofica elevata: nella sua dieta rientrano oltre a micromammiferi anche passeriformi, rettili e invertebrati.
Caccia sorvolando praterie e periferie urbane scandagliando attentamente il terreno con l’udito alla ricerca di prede.
Spesso è facile osservarlo ai margini di una strada posato su cartelli stradali o bassi muretti, pronto a lanciarsi rapido e silente su una nuova preda.

Alimentazione

La specie frequenta zone boscose (spesso pinete) intervallate da radure o aree coltivate aperte.
Frequenta nelle ore notturne campi coltivati e praterie (area trofica) e passa le ore diurne mimetizzandosi nel fitto della vegetazione arborea.
I nidi sono ubicati spesso tra le fronde degli alberi, il Gufo comune può utilizzare anche vecchi nidi di altre specie (es. gazza ).
La specie è rinvenibile sempre più spesso in aree urbane, nidificando in giardini di città o in rimboschimenti periurbani.
Generalmente, al di fuori della stagione riproduttiva, è una specie solitaria, ma a volte in inverno è possibile osservare piccoli gruppi di decine di individui riuniti in un unico sito (roosting).

Perchè il volo del Gufo comune è silenzioso?

Il motivo del silenzioso volo dei rapaci notturni è giustificato dall’esigenza di cacciare di notte. Le prede, essendo generalmente piccoli mammiferi dall’attività notturna, hanno buon udito e quindi sono in grado di “sentire” la minaccia di un predatore. Con il loro volo impercettibile i rapaci notturni riescono a sorprendere la preda che non ha il tempo di nascondersi.
Il volo degli strigiformi è reso silenzioso dal piumaggio più morbido e lanoso, rispetto a quello dei rapaci diurni, che soffoca i suoni prodotti dal battito alare. Ciò è ottenuto anche grazie ad una peculiare sfrangiatura su ciascuna penna primaria esterna che attenua l’attrito con l’aria.


[foto1 “remigante primaria esterna Asio otus”]


[foto2 “particolare della remigante primaria di Asio otus ”]

Bibliografia consultata
BROWN, R., FERGUSON, J., LAWRENCE, M., LEES, D. 1989. Tracce e Segni degli Uccelli d’Europa. Guida al riconoscimento. Collana "Scienze Naturali". Franco Muzzio & c. editore, Padova.
CHIAVETTA, M. 1988. Guida ai rapaci notturni. Strigiformi d’Europa, Nord Africa e Medio Oriente. Zanichelli, Bologna.
FERRARA, G., TRIGGIANI, O. 1992. Etologia del Gufo comune nelle Murge di Nord-Ovest. Umanesimo della Pietra, 7, pp. 37-42.
HUME, R. 2002. Uccelli d’Europa. Collana “Guarda & Scopri”. Fabbri Editori, Singapore.
SUBLIMI SAPONETTI, S. , SCALERA LIACI, L. 1991. Dati sulla predazione di Gufo comune (Asio otus) svernante in una dolina pugliese. S.R.O.P.O. (red). Atti V Conv. Ital. Orn. Suppl. Ric. Biol. Selvaggina, XVII pp. 119-122.

testo di Serena Scorrano

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